Gioco lecito, De Bertoldi (Lega): "Difendiamo gli operatori italiani!"

Equità fiscale, regole uniformi e comunicazione efficace: le priorità per il settore del gioco legale secondo il deputato De Bertoldi al Workshop Sapar 2025

Gioco lecito, De Bertoldi (Lega): Difendiamo gli operatori italiani!

Al Workshop Sapar 2025, il deputato Andrea de Bertoldi (Lega) ha lanciato un appello chiaro e diretto: il gioco lecito italiano deve essere riconosciuto, difeso e sostenuto come un pilastro economico, occupazionale e di legalità nel nostro paese. Il suo intervento ha posto l'accento sulla necessità di un cambio di prospettiva da parte della politica, affinché si ricordi, non solo a parole ma anche attraverso azioni legislative concrete, che gli operatori del settore rappresentano le uniche imprese italiane attive nel gioco pubblico, un settore strategico che merita fiducia e una tutela rafforzata.

De Bertoldi ha ribadito con forza la linea politica del centrodestra, sottolineando l'importanza di proteggere la filiera italiana, composta principalmente da piccole e medie imprese che operano nel rispetto delle concessioni statali. A suo parere, queste realtà imprenditoriali sono le prime a difendere la legalità e a contrastare la ludopatia, poiché nessun imprenditore desidera avere clienti problematici, ma piuttosto giocatori consapevoli che vivano l'esperienza del gioco come un intrattenimento sano e responsabile. Questo concetto si allinea con le crescenti iniziative a livello europeo e mondiale volte a promuovere il gioco responsabile e a tutelare i consumatori vulnerabili.

Tuttavia, il deputato non ha mancato di evidenziare le criticità che affliggono il settore. Ha fatto notare come, negli ultimi anni, il gettito erariale derivante dal gioco sia cresciuto costantemente, mentre i margini degli operatori si sono ridotti e il payout riconosciuto ai giocatori è diminuito. Questo squilibrio, secondo De Bertoldi, non favorisce né la crescita del settore né la prevenzione della ludopatia. Ha argomentato che un giocatore che perde sempre di più è incentivato a sviluppare comportamenti compulsivi, il che rappresenta un rischio per la sua salute e il suo benessere. Da qui, la sua proposta di lavorare a un riequilibrio della tassazione tra le diverse tipologie di gioco, con una revisione che mantenga stabile l'entrata per lo Stato ma garantisca maggiore equità e un payout più alto, riducendo il rischio di derive patologiche. Questa proposta si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di riformare il sistema fiscale del gioco in Italia, rendendolo più equo e sostenibile.

Un altro tema cruciale sollevato da De Bertoldi è la frammentazione normativa regionale, che rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita e alla stabilità del comparto. Ha citato il caso dell'Emilia-Romagna, dove è stato introdotto un distanziometro di 500 metri applicato retroattivamente, definendolo inaccettabile per un cultore del diritto. Per questo, ha sottolineato l'importanza che la Conferenza Stato-Regioni completi il lavoro già avviato, al fine di arrivare a un quadro normativo omogeneo che permetta di bandire in modo equo le nuove concessioni per il gioco fisico, dopo quelle già deliberate per l'online. L'armonizzazione delle normative regionali è un tema particolarmente sentito dagli operatori del settore, che lamentano la difficoltà di operare in un contesto così frammentato e disomogeneo.

Guardando al futuro, De Bertoldi ha espresso l'auspicio che i bandi per il gioco fisico consentano una reale partecipazione delle PMI italiane del comparto, affinché il sistema concessorio resti italiano, competitivo e accessibile a tutti gli operatori che hanno investito per anni in legalità e tecnologia. Questo punto è cruciale per garantire la sopravvivenza e la crescita delle imprese italiane del settore, che rischiano di essere escluse dal mercato a causa delle dimensioni e delle risorse limitate rispetto ai grandi gruppi internazionali.

Infine, De Bertoldi ha rivolto un appello alla filiera affinché migliori la comunicazione per cambiare una narrazione spesso distorta. Ha sottolineato che il gioco legale è percepito peggio di quello illegale, un assurdo che va combattuto. Secondo il deputato, è necessario spiegare in modo chiaro che il gioco pubblico è un presidio di legalità, che genera risorse fondamentali per lo Stato e che gli operatori stessi hanno interesse a contrastare le patologie, così come ogni attività commerciale sana lavora perché il cliente viva un'esperienza positiva, non distruttiva. Questo invito alla comunicazione si inserisce in un contesto in cui il settore del gioco è spesso oggetto di critiche e pregiudizi, alimentati da una narrazione negativa che non tiene conto dei benefici che il gioco legale apporta in termini di gettito fiscale, occupazione e contrasto all'illegalità.

In conclusione, De Bertoldi ha invitato gli operatori a credere di più nel proprio ruolo, definendoli una barriera contro l'illegalità, una risorsa per lo Stato e una parte dell'economia che merita rispetto e attenzione. Il suo intervento è stato accolto con partecipazione dalla sala, che ha riconosciuto nella sua analisi un approccio equilibrato, concreto e aperto al dialogo con il settore. Questo dialogo è fondamentale per affrontare le sfide che il settore del gioco si trova ad affrontare e per costruire un futuro sostenibile e responsabile per il comparto.

Pubblicato Mercoledì, 26 Novembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 26 Novembre 2025

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