Asus trasferisce produzione dall'Asia: Cambiamenti strategici

Asus trasferisce produzione dall'Asia: Cambiamenti strategici

La multinazionale Asus sposta il 90% della sua produzione fuori dalla Cina, in risposta ai dazi USA

Asus, nota azienda tecnologica globale, sta attivamente ridimensionando le sue operazioni di produzione in Cina a causa delle recenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti. La società ha annunciato che ha quasi cessato la produzione di elettronica destinata al mercato statunitense nel paese, trasferendo fino al 90% delle sue operazioni in altri paesi dell'Asia sud-orientale.

Questa significativa riorganizzazione del processo produttivo risponde alla politica tariffaria degli Stati Uniti che ha indicato un incremento delle tariffe di importazione sulla tecnologia di consumo cinese. Finora, i dazi si sono stabiliti intorno al 30%, ma con la presidenza Donald Trump, c'è stata una proroga del potenziale aumento fino al 10 novembre 2025, offrendo una finestra a molte imprese, tra cui Asus, per ristrutturare le proprie catene di approvvigionamento.

Tra le località principali verso cui Asus ha spostato le sue capacità produttive troviamo Thailandia, Vietnam e Indonesia. Questi paesi non solo offrono costi di manodopera competitivi, ma consentono anche di evitare le elevate tariffe statunitensi. Tale strategia non è solo una reazione immediata alle politiche tariffarie, ma anche parte di un piano di diversificazione geografica più ampio e mirato.

Nonostante il trasferimento di produzione, Asus deve ancora affrontare molte sfide. La maggior parte dei componenti dei suoi prodotti, come le schede madri e i PC finiti, continuano ad essere fortemente richiesti nel mercato statunitense. Gran parte di queste componenti critiche sono fornite da aziende come TSMC, che non rientrano nelle categorie tariffate più alte, il che dà ad Asus un certo respiro nei costi di produzione. Tuttavia, l'incertezza tariffaria continua a pesare e potrebbe forzare un aumento dei prezzi se le misure preventive non riescono a bilanciare le spese crescenti.

In effetti, ci si aspetta che il prossimo settembre le autorità statunitensi possano prendere in considerazione un incremento delle tariffe su articoli specifici come schede grafiche e schede madri prodotte in Cina, spingendo ulteriormente Asus a valutare un aumento dei prezzi per gli acquirenti statunitensi.

Questa situazione rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della produzione tecnologica globale, spingendo aziende di diverse dimensioni a rivedere le loro strategie di produzione e i loro piani distributivi internazionali per rimanere competitivi e finanziariamente stabili in un mercato sempre più complesso.

Pubblicato Giovedì, 14 Agosto 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 14 Agosto 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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