Amazon si trova a un punto di svolta cruciale, alle prese con la crescente influenza degli agenti di intelligenza artificiale (AI) nel mondo dell'e-commerce. Questi agenti, capaci di raccogliere informazioni sui prodotti e di effettuare acquisti per conto degli utenti, stanno ridefinendo il panorama del commercio online, e Amazon deve decidere come affrontare questa nuova realtà.
La domanda fondamentale è: bloccare l'accesso agli AI bot, o sviluppare e lanciare i propri? La leadership di Amazon sembra divisa su questa questione, come riportato da CNBC. In giugno, il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha riconosciuto internamente che gli agenti AI sono destinati a permeare vari aspetti della vita quotidiana. Successivamente, in ottobre, ha aggiunto che l'azienda intende collaborare con gli sviluppatori di tali applicazioni e ha già avviato delle trattative. Attualmente, Amazon è alla ricerca di un responsabile dello sviluppo aziendale che supervisioni la direzione della 'agent commerce' e stabilisca partnership strategiche.
L'impatto dell'AI sull'e-commerce è innegabile. Aziende come OpenAI, Google, Perplexity e Microsoft hanno lanciato numerosi agenti AI per il commercio elettronico, con l'obiettivo di trasformare il modo in cui le persone fanno acquisti. Invece di visitare direttamente Amazon, i negozi online di Walmart o Nike, gli utenti possono affidarsi all'AI per trovare le migliori offerte o i prodotti ideali, e persino effettuare acquisti direttamente tramite le interazioni con i chatbot.
I primi agenti AI sono apparsi circa un anno fa, e si stima che entro il 2030 potrebbero generare fino a 1 trilione di dollari nel settore del commercio al dettaglio statunitense. Questo rappresenta una potenziale minaccia per il modello di business di Amazon. Ad esempio, OpenAI applica una 'piccola commissione' su ogni acquisto effettuato tramite i suoi agenti.
Alcuni concorrenti, come Walmart e Shopify, hanno già iniziato a collaborare con gli sviluppatori di sistemi AI, sviluppando al contempo strumenti simili e limitando l'accesso dei посредники alle proprie risorse. Amazon, per ora, sembra adottare un approccio più difensivo. Recentemente ha iniziato a bloccare gli agenti AI, con restrizioni di accesso per 47 bot a partire dal 23 dicembre, inclusi quelli di importanti sviluppatori di AI. Amazon ha anche intentato una causa contro Perplexity, il cui browser AI, agendo come agente, può effettuare acquisti per conto dell'utente, accusando l'azienda di 'nascondere' questi agenti e impedirne l'identificazione. Perplexity ha definito le azioni di Amazon come una 'tattica di intimidazione'.
Parallelamente, Amazon sta sviluppando i propri prodotti AI. Il suo chatbot, Rufus, lanciato l'anno scorso, si sta gradualmente arricchendo di nuove funzionalità. Recentemente, ha imparato a ordinare automaticamente per gli utenti abbonamenti Prime per i prodotti di loro interesse, quando viene raggiunto un determinato prezzo. Inoltre, il chatbot ora offre prodotti non solo da Amazon, ma anche da altri siti. È in fase di test la sua capacità di compilare guide personalizzate agli acquisti, un'analogo delle 'ricerche sui prodotti' che OpenAI ha proposto in novembre.
Secondo le previsioni di Morgan Stanley, entro il 2030 quasi la metà degli acquirenti statunitensi utilizzerà agenti AI, contribuendo ad aumentare il mercato dell'e-commerce negli Stati Uniti fino a 115 miliardi di dollari. Attualmente, solo una piccola percentuale di consumatori inizia il proprio percorso di acquisto con l'AI, ma questa percentuale potrebbe aumentare nel tempo. Si stima che circa il 40-50% si rivolga all'AI per la ricerca di informazioni sui prodotti. Il traffico dai chatbot ai siti di vendita al dettaglio è in crescita, soprattutto durante le festività natalizie, ma Google al momento mostra un tasso di conversione più elevato.
Il processo di acquisto tramite l'interfaccia di un chatbot è ancora in fase di sviluppo. In ChatGPT, gli acquisti sono stati introdotti solo a settembre, e sono disponibili solo alcuni prodotti di Walmart, Shopify, Target e Etsy. Inoltre, è possibile acquistare solo un prodotto alla volta, e i programmi fedeltà, incluso Walmart+, non sono ancora validi. Gli agenti AI sono anche soggetti a errori: i chatbot di Perplexity e ChatGPT possono mostrare errori quando si tenta di acquistare prodotti chiaramente disponibili, o sostituire un prodotto con un altro.
In attesa di prendere una decisione definitiva, Amazon sta utilizzando le risorse delle società controllate come banco di prova, lasciandole accessibili agli agenti AI. Tuttavia, non consente l'accesso ai bot sulla sua piattaforma principale, a causa dell'enorme volume di dati e delle valutazioni disponibili, che potrebbero essere utilizzati per addestrare sistemi AI di terzi.


