Ritorno al colloquio di persona: La rivincita contro le frodi AI

Ritorno al colloquio di persona: La rivincita contro le frodi AI

Colossi tecnologici puntano su incontri faccia a faccia per autenticare le selezioni del personale

Negli ultimi anni , la digitalizzazione dei processi di selezione del personale è cresciuta enormemente, soprattutto a causa della pandemia e dell'esplosione del lavoro da remoto . Le aziende mirano a snellire i tempi di assunzione, ma ciò ha anche aperto la porta a nuove sfide, principalmente legate all'uso scorretto della intelligenza artificiale durante i colloqui. Un rapporto del The Wall Street Journal ha messo in luce come i tentativi di frode siano diventati una preoccupazione crescente per molti settori.

Giganti tecnologici come Google e Cisco Systems stanno perciò tornando, almeno in parte, ai colloqui di persona . Questa reintroduzione, sebbene non universale e non per tutte le fasi del processo di selezione, ha l'intento preciso di verificare le competenze autentiche dei candidati e proteggere le aziende da frodi e violazioni della sicurezza.

Anche il CEO di Google , Sundar Pichai , ha enfatizzato quanto sia cruciale accertare le competenze di base in modo genuino. Egli ha rilevato che nei colloqui virtuali , i candidati, soprattutto del settore tecnologico , fanno spesso uso di AI per migliorare le proprie performance. Incidentalmente, questo sistema ha dato adito anche a individui malevoli di partecipare con intenti truffaldini, come il furto di dati sensibili o di soldi. Per questo, Google ha deciso di richiedere incontri faccia a faccia in situazioni ritenute critiche.

Questa sfida non è esclusiva di Google . Altre grandi aziende americane hanno riscontrato simili difficoltà, soprattutto nel processo di assunzione per ingegneri software . Sebbene i colloqui virtuali siano preferiti per la loro comodità, sono divenuti anche un terreno fertile per candidati disonesti che sfruttano servizi di intelligenza artificiale per ingannare i selezionatori.

Un'analisi condotta da Gartner , una nota società di consulenza, ha portato alla scoperta che un preoccupante 6% dei candidati ha ammesso di fingersi qualcun altro durante i colloqui online. Secondo le previsioni per il 2028 , ben un quarto dei curricula a livello globale potrebbe non riflettere accuratamente l'esperienza dei candidati. Anche McKinsey , altro leader nel settore della consulenza, ha suggerito di reintrodurre almeno un incontro di persona nel processo di assunzione, specialmente per quei ruoli che richiedono interazioni frequenti con la clientela.

L'uso inappropriato dell'intelligenza artificiale va oltre le semplici risposte da colloquio. Coinvolge anche l'elaborazione di video falsificati, o deepfake , che possono simulare verosimilmente candidati reali. La situazione è così preoccupante che anche l' FBI è intervenuta emettendo avvisi specifici sul fenomeno. Cisco , in risposta, sta collaborando con società specializzate in tecnologie per la biometria , con l'obiettivo di certificare l'identità autentica dei candidati.

La crescita nell'uso di strumenti per il controllo dell'autenticità è tangibile. Ad esempio, Greenhouse , nota nel settore delle risorse umane, sta finalizzando l'acquisizione di Clear , un'azienda che ha sviluppato sistemi di identificazione rapida per gli aeroporti. Questi tipi di partnership sono fondamentali per mantenere l'integrità dei processi di selezione.

Mentre ci si dirige verso una nuova era di selezioni del personale, il ritorno ai colloqui faccia a faccia sembra andare in controtendenza rispetto alla digitalizzazione ma rappresenta un valido alleato contro le sofisticazioni permessi dall'intelligenza artificiale. Secondo le esperienza condivise da Cisco Systems , i candidati disonesti tendono a essere scoraggiati dalla prospettiva di un incontro di persona, rendendo questa strategia una misura efficace contro le distorsioni nel mondo delle assunzioni.

Pubblicato Mercoledì, 13 Agosto 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 13 Agosto 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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