L'azienda Apple è stata multata per oltre 110 milioni di dollari a causa dell'uso non autorizzato di una tecnologia di comunicazione legata alle reti 3G, risalente a 20 anni fa. Una sentenza emessa il 30 giugno 2025 da una giuria federale del Delaware, negli Stati Uniti, ha stabilito che il gigante tecnologico dovrà risarcire la società spagnola TOT Power Control con l'ingente somma per la violazione del brevetto.
Questa controversia legale ha avuto origine da un brevetto posseduto dalla TOT Power Control, un'innovazione che aveva introdotto all'inizio del millennio. La tecnologia in questione ottimizza la gestione del livello di segnale radio e il consumo energetico nei dispositivi che operano su reti di terza generazione. Essa, infatti, apporta vantaggi significativi in termini di stabilità della connessione e autonomia delle batterie, supervisionando la potenza di trasmissione del segnale in base al rapporto segnale-rumore. Secondo TOT Power Control, i chip impiegati nei iPhone, iPad e Apple Watch utilizzano questa tecnologia registrata senza un'adeguata licenza.
Nel corso del processo, la giuria ha riconosciuto che Apple aveva effettivamente violato il brevetto n. 7.532.865, mentre non sono state trovate infrazioni relativamente a un secondo brevetto, il n. 7.496.376. È importante sottolineare che il tribunale ha respinto il tentativo di Apple di annullare i brevetti di TOT, una strategia spesso impiegata da grandi corporation per difendersi in casi simili.
Come parte della sentenza, invece di affrontare un’unica imponente compensazione, Apple è stata obbligata a pagare delle royalties pari a 25 centesimi per ogni dispositivo che ha sfruttato la controversa tecnologia. Questo modello di compensazione continua ha portato il totale da corrispondere a oltre 110,7 milioni di dollari. In seguito a questa decisione, i rappresentanti di Apple hanno manifestato il loro disappunto alla Reuters, affermando di considerare il verdetto ingiusto e di avere intenzione di presentare ricorso.
Questo risulta essere un ennesimo episodio all'interno di una lunga serie di battaglie legali riguardanti la proprietà intellettuale che vedono coinvolti colossi dell'elettronica e piccole aziende innovative. Il caso evidenzia le sfide che le aziende devono affrontare nel bilanciamento tra innovazione e il rispetto delle leggi sui brevetti, soprattutto in un settore come quello tecnologico, dove lo sviluppo e l'adozione rapide possono scontrarsi con la regolamentazione legale esistente.
La situazione assume una dimensione particolare se si considera l'impatto della sentenza non solo sul piano economico per Apple, ma anche per le implicazioni etiche e legali nel contesto globale dell'innovazione tecnologica. Le battaglie sui brevetti, infatti, non sono nuove per il colosso di Cupertino, che già in passato ha affrontato controversie simili. Tuttavia, queste dispute giocano un ruolo fondamentale nel delineare il futuro e la proprietà delle tecnologie che utilizziamo quotidianamente. Con la sempre crescente importanza delle questioni legali legate alle nuove tecnologie, episodi come questo potrebbero diventare sempre più comuni, mettendo in evidenza l'importanza di una gestione accurata e preventiva delle proprietà intellettuali da parte delle aziende di tutto il mondo.