Apple
ha affrontato nuove sfide legali il 30 luglio 2025, negando con veemenza le accuse di monopolio mosse dal
Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti
. In un comunicato rilasciato dalla compagnia, Apple ha sostenuto che il reclamo del Dipartimento si basa su un'interpretazione errata delle sue tecnologie e mette in pericolo la sicurezza e la scelta degli utenti. Apple ha chiarito che l'enfasi del Governo su cinque aree chiave – le cosiddette "super app", i servizi di cloud gaming, le app di messaggistica di terzi, gli smartwatch e i portafogli digitali – è infondata.
Per quanto riguarda le
super app
, Apple ha respinto le affermazioni secondo cui le sue politiche impediscono il loro sviluppo. Secondo la compagnia, il
App Store
ospita già un'ampia gamma di queste applicazioni innovative. Sui servizi di
cloud gaming
, Apple ha illustrato come essi siano accessibili sia tramite web sia attraverso il proprio store, consentendo una fruizione diretta agli utenti senza restrizioni.
Parlando di
messaggistica
, Apple ha sottolineato che applicazioni popolari come
WhatsApp
e
Telegram
operano su iPhone senza alcun vincolo significativo, supportando la competizione e la diversificazione delle scelte per i consumatori. Allo stesso modo, Apple ha ribadito che gli
smartwatch
di altri marchi si sincronizzano perfettamente con iPhone, potenziando le funzionalità attraverso una crescente integrazione delle tecnologie proposte dalla società stessa.
In merito ai
portafogli digitali
, Apple ha difeso la sua politica di protezione degli utenti, affermando che non c'è alcun blocco verso tecnologie di pagamento senza contatto di terzi, ma piuttosto un impegno a garantire un sistema sicuro che protegga la privacy e i dati degli utenti.
La compagnia di Cupertino ha dichiarato che ogni sua decisione in queste aree è stata mirata a migliorare l'esperienza utente, non a ostacolare la concorrenza. Secondo gli avvocati di Apple, acconsentire alle richieste del Dipartimento significherebbe ridurre il ventaglio di opzioni per i consumatori, indebolire la concorrenza e creare un pericoloso precedente per ingerenze statali nelle progettazioni tecnologiche.
Apple ha anche osservato che il Dipartimento di Giustizia mette in discussione alcune scelte progettuali che non costituiscono violazioni delle leggi antitrust e che obbligare l'azienda a modificare tali scelte limiterebbe la sua capacità di offrire prodotti distintivi, tanto apprezzati dai clienti.
Dopo la presentazione della risposta formale, l'iter legale è entrato nella cosiddetta fase istruttoria, dove le prove verranno raccolte in vista del processo. La situazione resta dunque tesa e monitorata da vicino, con il potenziale ad avere implicazioni significative sul modo in cui le tecnologie vengono sviluppate e regolamentate nel futuro.
