Una startup della Virginia, Operation Bluebird, ha presentato una richiesta all'ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti per annullare la registrazione dei marchi Twitter e tweet, attualmente di proprietà di X Corporation. L'azione legale si basa sull'argomentazione che Elon Musk, proprietario di X Corp, avrebbe di fatto abbandonato questi marchi nel momento in cui ha rinominato il social network in X e rimosso il logo iconico da tutti i prodotti e materiali di marketing.
Secondo quanto dichiarato ad Ars Technica dai rappresentanti di Operation Bluebird, in caso di successo, la startup intende lanciare un nuovo social network con il dominio Twitter.new entro la fine del prossimo anno. Sul sito web è già disponibile la possibilità di prenotare i nomi utente. Il fondatore della startup, l'avvocato dell'Illinois Michael Peroff, specializzato in proprietà intellettuale, ha affermato che, nonostante l'emergere di alternative come Threads, Mastodon e Bluesky, nessuna di queste piattaforme ha raggiunto la stessa portata e riconoscibilità del marchio che Twitter aveva prima dell'acquisizione da parte di Musk.
Il partner di Peroff, Stephen Coates, ex consigliere generale di Twitter, ha aggiunto che l'obiettivo è quello di riportare in vita l'atmosfera digitale unica che un tempo caratterizzava Twitter. Secondo loro, la decisione di Musk di cambiare il marchio ha creato un'opportunità legale per contestare la validità del marchio originale, soprattutto dopo la sua dichiarazione pubblica nel luglio 2023 di voler abbandonare il marchio e il logo dell'uccellino, affermando: 'Ci stiamo liberando del marchio Twitter e, gradualmente, di tutti gli uccelli'.
L'iniziativa di Operation Bluebird mira a creare una piattaforma che sia particolarmente attraente per i marchi commerciali. Secondo Peroff, molte aziende sono riluttanti a pubblicare annunci su X per il timore di essere associate a contenuti estremisti, pubblicazioni fraudolente o bot. Uno studio di Kantar del settembre 2024 ha rivelato che il 26% dei marketer intervistati prevedeva di ridurre le proprie campagne pubblicitarie su questo social network. La nuova piattaforma, secondo i suoi creatori, offrirà strumenti di moderazione più efficaci per promuovere una 'discussione responsabile'. Nel frattempo, Threads di Meta✴, che ha recentemente raggiunto i 400 milioni di utenti attivi mensili, ha appena iniziato a testare la pubblicità, mentre Mastodon e Bluesky non la utilizzano affatto.
Mark Lemley, professore alla Stanford Law School ed esperto in marchi, ha spiegato che X Corporation può proteggere i propri diritti sul marchio Twitter solo se dimostra il suo utilizzo effettivo, e non solo la sua presenza formale tra le attività aziendali. Un altro avvocato californiano specializzato in proprietà intellettuale, Mark Jaffe, ritiene che la società di Musk potrebbe avere serie difficoltà a respingere le accuse di abbandono del marchio, soprattutto a causa delle dichiarazioni pubbliche dello stesso proprietario e della completa rimozione visiva del marchio.
La battaglia legale in corso potrebbe avere implicazioni significative per il futuro dei social media e per la gestione dei marchi aziendali nell'era digitale. Resta da vedere se Operation Bluebird riuscirà a rivendicare il marchio Twitter e a rilanciare il social network con il suo nome originale, ma la sfida lanciata a Elon Musk solleva importanti interrogativi sul valore e sulla protezione dei marchi in un mondo in continua evoluzione.
Prima di procedere


