L'ennesima ondata di truffe telefoniche sta colpendo l'Emilia, riproponendo una vecchia tecnica, ma ancora efficace: la truffa dello squillo, o 'wangiri'. Il meccanismo è semplice: si riceve una chiamata da un numero sconosciuto, spesso con prefisso internazionale, e quando si richiama, si attiva una tariffa a pagamento che prosciuga il credito o, peggio, espone a rischi ben più gravi. Negli ultimi giorni, le segnalazioni si sono moltiplicate, soprattutto nella zona di Parma, con chiamate provenienti prevalentemente da numeri con prefisso +44, riconducibile al Regno Unito.
La truffa del 'wangiri' si basa sull'istinto umano di rispondere a una chiamata persa, soprattutto se si è in attesa di comunicazioni importanti. I truffatori sfruttano questo comportamento per indurre le vittime a richiamare numeri a pagamento, spesso con la promessa di facili guadagni, offerte di lavoro mirabolanti o premi inesistenti. In altri casi, la chiamata è silente, con il solo scopo di registrare il numero di telefono e riutilizzarlo per successive truffe o attività di spam.
È fondamentale, quindi, prestare la massima attenzione a chi risponde e, soprattutto, a chi si richiama. Ecco alcuni consigli utili per difendersi da questa truffa:
- Non rispondere a chiamate da numeri sconosciuti, soprattutto se con prefisso internazionale.
- Non richiamare numeri sconosciuti, anche se si ha la curiosità di sapere chi ha chiamato.
- Verificare sempre la provenienza del numero utilizzando apposite app o siti web.
- Non fornire mai dati personali o bancari al telefono.
- Diffidare di offerte di lavoro o investimenti troppo vantaggiosi.
- Segnalare le chiamate sospette alla polizia postale.
L'attenzione deve essere massima, soprattutto in periodi come questo, in prossimità del Black Friday 2025 e delle festività natalizie, quando le persone sono più propense a fare acquisti online e, di conseguenza, più vulnerabili alle truffe. I truffatori sfruttano proprio questo momento di maggiore attività commerciale per intensificare i loro attacchi, sperando di trovare vittime più distratte e meno guardinghe.
La Polizia Postale raccomanda di non farsi prendere dalla fretta e di verificare sempre l'attendibilità delle offerte e dei siti web prima di effettuare qualsiasi acquisto o fornire i propri dati personali. Un controllo in più può evitare brutte sorprese e proteggere il proprio denaro.
Ricordiamo che, oltre alla truffa del 'wangiri', esistono molte altre tipologie di truffe telefoniche, come quelle legate al phishing o allo spoofing, che mirano a carpire dati personali o bancari attraverso false comunicazioni da parte di istituti di credito o aziende di servizi. È quindi fondamentale essere sempre vigili e informati sui rischi, per proteggere se stessi e i propri cari da queste insidie.
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