Un importante cambiamento si profila all'orizzonte per il sistema dei pagamenti digitali in Italia. Poste Italiane e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) si apprestano ad acquisire PagoPA dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), in un'operazione valutata complessivamente circa 500 milioni di euro. L'annuncio, giunto il 23 Dicembre 2025, segna un punto di svolta nella strategia di digitalizzazione del paese.
Nello specifico, Poste Italiane, guidata da Matteo Del Fante, si assicurerà il 49% di PagoPA, mentre il restante 51% passerà sotto il controllo dell'IPZS. L'operazione, che necessita ancora del via libera definitivo dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), prevede un esborso iniziale di 400 milioni di euro da parte dei due acquirenti, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori 100 milioni in futuro, a seconda di eventuali rettifiche legate a perdite non previste o a potenziali plusvalenze.
L'acquisizione di PagoPA rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di Poste Italiane volta a rafforzare la propria presenza nel settore dei servizi digitali. L'obiettivo dichiarato è quello di generare valore per il paese, accelerando il processo di trasformazione digitale e migliorando l'esperienza dei cittadini nell'accesso ai servizi pubblici. Si punta, in particolare, a favorire una maggiore diffusione dei pagamenti digitali, contribuendo al contempo a ridurre il divario digitale che ancora affligge alcune aree del territorio nazionale.
Anche per l'IPZS l'operazione riveste un carattere strategico. L'acquisizione di PagoPA è vista come un investimento chiave per efficientare e semplificare la gestione dei servizi digitali pubblici, con un focus particolare sull'identità digitale, sui pagamenti e sullo sviluppo del Sistema IT-Wallet, un progetto ambizioso coordinato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Secondo l'amministratore delegato dell'IPZS, l'ingresso in PagoPA non è una semplice operazione finanziaria, ma una scelta industriale che porterà competenze, affidabilità e una solida cultura della sicurezza. L'obiettivo è quello di accelerare in modo concreto l'evoluzione dei servizi pubblici, garantendo maggiore efficienza per lo Stato e maggiore fiducia per cittadini e imprese.
L'operazione solleva, tuttavia, alcune questioni. Da un lato, si pone il tema della concorrenza nel mercato dei pagamenti digitali, con due player di rilievo come Poste Italiane e l'IPZS che acquisiscono il controllo di una piattaforma strategica come PagoPA. Sarà fondamentale monitorare attentamente l'evoluzione del mercato per evitare possibili distorsioni e garantire condizioni di parità per tutti gli operatori. Dall'altro, si pone il tema della tutela dei dati personali dei cittadini, considerando la centralità di PagoPA nella gestione dei pagamenti verso la pubblica amministrazione. Sarà necessario assicurare che i dati siano trattati nel rispetto delle normative vigenti e che siano adottate tutte le misure necessarie per prevenire accessi non autorizzati e utilizzi impropri.
In conclusione, l'acquisizione di PagoPA da parte di Poste Italiane e dell'IPZS rappresenta un'operazione complessa e dalle molteplici implicazioni. Se da un lato l'operazione potrebbe favorire la digitalizzazione dei servizi pubblici e semplificare la vita dei cittadini, dall'altro è necessario vigilare attentamente sugli aspetti legati alla concorrenza e alla protezione dei dati personali. Il futuro dei pagamenti digitali in Italia è in gioco, e sarà fondamentale garantire che l'evoluzione del settore avvenga nel rispetto dei principi di efficienza, trasparenza e sicurezza.


