Brasile: nuova tentazione per gioco regolamentato

Brasile: nuova tentazione per gioco regolamentato

Dal 2025 saliranno al 18% le tasse sui ricavi del gioco. Settore in allerta: si teme una fuga degli investitori e l'aumento dell'illegalità

A partire dal 1° ottobre 2025, il Brasile introdurrà un significativo cambiamento nella tassazione del gioco regolamentato. La percentuale sul ricavo lordo di gioco (GGR) aumenterà dal 12% al 18%, come annunciato dal Ministero delle Finanze. Questa decisione è parte di una misura provvisoria tesa ad ampliare il gettito fiscale del paese, senza ricorrere all'aumento della tassa sulle operazioni finanziarie. L'adeguamento delle aliquote fiscali riguarda principalmente gli operatori di scommesse a quota fissa, i cui ricavi vengono calcolati sottraendo le vincite dagli importi complessivamente raccolti.

Secondo le stime governative, tale manovra potrebbe generare nuove entrate per circa 49 milioni di euro già nel 2025, con un aumento progressivo che porterebbe a più di 290 milioni di euro entro il 2026, cifra destinata a mantenersi stabile fino al 2027. Complessivamente, la strategia fiscale contenuta nella misura provvisoria mira a raccogliere un totale di circa 5,6 miliardi di euro entro il 2026, offrendo così una solida base per finanziare svariate politiche pubbliche.

Tuttavia, questo aumento fiscale ha suscitato preoccupazioni tra le aziende operanti nel settore del gioco regolamentato. Il Brazilian Institute for Responsible Gaming (IBJR) e l’Associazione Nazionale del Gioco e delle Lotterie (ANJL), che rappresentano il 95% del mercato legale nazionale, hanno siglato un accordo di cooperazione a San Paolo per proteggere gli interessi delle imprese che operano nel rispetto della legge. I rappresentanti di queste associazioni temono che l'aumento fiscale possa mettere a rischio la sostenibilità dell'intero comparto, soprattutto considerando che molte aziende hanno già effettuato investimenti superiori a 5,5 milioni di euro per ottenere ciascuna licenza, senza contare i costi legati all'adeguamento necessario in vista delle nuove regole.

L'ANJL, in una nota ufficiale, ha avvertito che con il nuovo regime fiscale il carico complessivo per le aziende potrebbe superare il 50%, scoraggiando nuovi investimenti e minacciando l'occupazione. Secondo il presidente dell'associazione, Plínio Lemos Jorge, l'implementazione delle nuove misure fiscali potrebbe indurre le aziende a ritirarsi dal mercato, favorendo il ritorno di operatori non autorizzati e compromettendo così la sicurezza pubblica. Le aziende legali hanno già pianificato di versare oltre 735 milioni di euro in tasse nel 2025, destinati a finanziare politiche pubbliche in settori cruciali come sanità e sport. Un'eventuale contrazione della quota del mercato legale potrebbe dunque compromettere questi investimenti fondamentali.

Di fronte a tali preoccupazioni, l'ANJL esprime la sua volontà di avviare un dialogo costruttivo con il governo, chiedendo maggiore stabilità normativa e una regolamentazione equa che possa garantire continuità agli investimenti nel lungo termine. L'obiettivo è quello di sviluppare un modello di tassazione sostenibile che non comprometta i progressi ottenuti con le recenti riforme, proteggendo al contempo il mercato legale e scoraggiando il ritorno dell'illegalità.

Pubblicato Lunedì, 16 Giugno 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 16 Giugno 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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