Gli azzurri, nel ritorno del quarto di finale di Nations League, sono riusciti a rimontare tre reti da parte dei tedeschi, ma questa impresa non è valsa il passaggio in semifinale visto il ko per 2-1 di San Siro. Questo un estratto delle parole del suddetto giornalista:
"Un gol, uno solo, e saremmo tornati all’Azteca. Peccato. Sarebbe stata la partita del Nuovo Secolo o del Nuovo Millennio. Per 45 minuti i tedeschi ci hanno preso a pallonate, ci hanno sbatacchiato da una parte all’altra del campo, anzi, della nostra metà campo. La differenza che non si era vista giovedì a Milano è emersa tutta insieme, come un ciclone, come uno tsunami che ha devastato gli azzurri. Poi è cambiata la scena. La Germania ha pensato di aver già la vittoria in tasca e di sicuro aveva speso troppo. Spalletti ha fatto i cambi giusti con Politano e Frattesi e l’Italia è ripartita. Se l’è messa sulle spalle Moise Kean che vive una stagione fantastica. Il primo rigore, quello concesso da Marciniak e poi tolto dal Var con una decisione sbagliata, a un quarto d’ora dal 90' e sul 3-2, avrebbe scatenato un finale folle". Sul cammino dell'Italia verso il Mondiale, con l'ostacolo Haaland nel mezzo, Polverosi ha infine aggiunto: "Ora avremo il girone più lungo per la qualificazione del Mondiale, cominceremo subito, a giugno, contro la Norvegia a Oslo. Non sarà una passeggiata di salute, ma dobbiamo ancora capire qual è la vera Italia. Ieri, a Dortmund, ce n’erano due".