Verstappen sfida la sorte: ad Abu Dhabi rispolvera il fondo 'dimenticato'

Per l'ultima decisiva gara, Verstappen torna a una configurazione rischiosa, alla ricerca di quel dettaglio che può fare la differenza nella lotta per il titolo

Verstappen sfida la sorte: ad Abu Dhabi rispolvera il fondo 'dimenticato'

Nel paddock della Formula 1, ogni dettaglio può fare la differenza, soprattutto quando si tratta di giocarsi un titolo mondiale all'ultima gara. Max Verstappen e la Red Bull lo sanno bene, e per il decisivo appuntamento di Abu Dhabi hanno optato per una scelta a dir poco audace: rispolverare un fondo vettura che lo stesso Verstappen aveva accantonato a partire dal Gran Premio del Brasile. Una mossa che, se da un lato evidenzia la determinazione del team di Milton Keynes nel cercare la performance estrema, dall'altro solleva interrogativi sui rischi che comporta una decisione del genere in un momento così cruciale.

La pole position conquistata da Verstappen ad Abu Dhabi assume quindi una valenza ancora maggiore, non solo per la sua importanza strategica in vista della gara, ma anche per la consapevolezza di aver compiuto una scelta tecnica controcorrente. L'obiettivo era chiaro fin dall'inizio: partire davanti a tutti per controllare la gara e mettere pressione sulla McLaren, diretta rivale nella lotta per il campionato costruttori. Per raggiungere questo scopo, la Red Bull ha lavorato sodo per limitare il sottosterzo che aveva afflitto la RB21 nelle prove libere del venerdì, un problema che aveva compromesso il feeling di Verstappen con la vettura.

La scelta del fondo rappresenta un vero e proprio azzardo, un tentativo di estrarre quel quid in più che potrebbe fare la differenza. Questo fondo, introdotto per la prima volta in Messico, non aveva convinto pienamente Verstappen a causa di un fastidioso fenomeno di bottoming che si era ripresentato anche in Brasile. Per questo motivo, il pilota olandese aveva preferito tornare alla specifica precedente, utilizzata a Monza, una decisione dettata più da una questione di feeling che di pura performance. Tuttavia, ad Abu Dhabi, complice anche il nuovo asfalto del primo settore, caratterizzato da poche sconnessioni, la Red Bull ha deciso di riproporre il nuovo fondo, confidando in un maggiore carico aerodinamico e in una migliore efficienza sui lunghi rettilinei.

Secondo gli ingegneri della Red Bull, questa configurazione dovrebbe consentire di sfruttare al meglio le caratteristiche del tracciato di Abu Dhabi, riducendo la resistenza all'avanzamento e aumentando la velocità di punta. Una scelta che, se da un lato potrebbe rivelarsi vincente, dall'altro espone la vettura a maggiori rischi in termini di stabilità e guidabilità, soprattutto in condizioni di gara con temperature più elevate e un maggiore degrado delle gomme. Resta da vedere se la scommessa di Verstappen e della Red Bull si rivelerà azzeccata, ma una cosa è certa: ad Abu Dhabi, la tensione è palpabile e ogni dettaglio, anche il più piccolo, potrebbe fare la differenza nella conquista del titolo mondiale. Sarà fondamentale la gestione delle gomme e la strategia del team per massimizzare il potenziale della vettura e contrastare la minaccia rappresentata dalla McLaren, agguerrita e determinata a dare battaglia fino all'ultimo metro.

Pubblicato Domenica, 07 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Domenica, 07 Dicembre 2025

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