Prima di procedere
Meta ha deciso di mettere in pausa il programma dedicato ai visori VR di terze parti basati su Horizon OS. Questa decisione blocca di fatto l’arrivo sul mercato dei dispositivi annunciati in collaborazione con Asus e Lenovo. La conferma è arrivata da un portavoce dell’azienda a Road to VR, chiarendo che la priorità è ora concentrata sullo sviluppo di hardware e software proprietari. L'azienda ritiene questo essenziale per far crescere il mercato della realtà virtuale nel lungo periodo.
Questa mossa segna un cambiamento significativo rispetto a quanto annunciato circa un anno e mezzo fa. In quel periodo, Meta aveva presentato il rebranding del sistema operativo dei Quest in Horizon OS. L'azienda aveva espresso apertamente l’obiettivo di diventare una sorta di “Android della XR”. In quell’occasione, Asus e Lenovo erano stati indicati come primi partner strategici. Asus avrebbe dovuto realizzare un visore orientato alle prestazioni e al gaming, mentre Lenovo stava lavorando a dispositivi di realtà mista pensati per produttività, formazione e intrattenimento. Tuttavia, alla luce delle nuove indicazioni, questi progetti difficilmente vedranno la luce.
L’azienda parla di un impegno a lungo termine e lascia intendere che le collaborazioni con produttori esterni potrebbero essere riprese in futuro, quando il settore sarà più maturo. Questo suggerisce che Meta non esclude future partnership, ma preferisce concentrarsi sullo sviluppo interno in questa fase cruciale del mercato VR.
Nel frattempo, Reality Labs, la divisione interna di Meta che si occupa di AI, realtà aumentata e virtuale, sta attraversando una fase di revisione profonda. L’obiettivo dichiarato è rendere il business più sostenibile, migliorando la qualità complessiva dei prodotti e l’esperienza d’uso. Questa revisione potrebbe comportare modifiche significative nella strategia di sviluppo e commercializzazione dei prodotti VR di Meta.
Meta di recente ha assunto un ex responsabile del design di Apple. Il suo compito è rafforzare l’integrazione tra hardware e software. Secondo indiscrezioni, questa nuova attenzione alla qualità avrebbe contribuito anche a rinviare un potenziale concorrente del Vision Pro di Apple. L'azienda starebbe valutando anche un possibile aumento dei prezzi dei futuri visori dedicati al gaming. Questo suggerisce una volontà di posizionare i prodotti Meta in una fascia di mercato più alta, puntando su qualità e prestazioni superiori.
Sul piano strategico, pesa inoltre il mutato scenario competitivo. Quando Meta parlava di Horizon OS come piattaforma aperta, Android XR non era ancora stato annunciato. Oggi, invece, la soluzione di Google si propone come un’alternativa più naturale per i produttori terzi. Questo grazie al supporto del Google Play Store e di un ecosistema di applicazioni già ampiamente consolidato. Questo è un vantaggio che Horizon OS fatica a colmare, nonostante disponga di uno dei cataloghi di esperienze immersive più ricchi nel panorama standalone. La competizione con Android XR rappresenta una sfida significativa per Meta, che deve trovare un modo per differenziarsi e attrarre sviluppatori e utenti.
C’è poi un tema economico non secondario. Meta è nota per vendere i propri visori a margini minimi o addirittura in perdita, puntando a recuperare gli investimenti tramite software e servizi. Questo modello è difficile da replicare per aziende come Asus o Lenovo, che dovrebbero basare i propri profitti quasi esclusivamente sull’hardware, trovandosi a competere direttamente con il proprietario della piattaforma. Questa dinamica rende difficile per i partner competere con Meta nel mercato dei visori VR.
