Un'ombra di preoccupazione si addensa su Figure AI, una delle startup più promettenti nel settore della robotica umanoide. Robert Gruendel, ex responsabile della sicurezza dei prodotti, ha intentato una causa clamorosa contro l'azienda, sostenendo di essere stato licenziato dopo aver sollevato internamente gravi preoccupazioni riguardo alla potenza e alla sicurezza dei robot sviluppati. Secondo Gruendel, questi robot avrebbero una forza tale da poter causare lesioni significative a un essere umano, mettendo in discussione l'adeguatezza dei protocolli di sicurezza adottati da Figure AI.
La controversia si concentra sulla capacità fisica dei robot. In un episodio citato nella denuncia, un robot avrebbe inflitto un taglio di circa 0,6 centimetri a una porta di un frigorifero in acciaio. Gruendel sostiene che un incidente del genere avrebbe dovuto immediatamente innescare una revisione completa delle procedure di sicurezza, ma che le sue preoccupazioni sarebbero state minimizzate dal CEO Brett Adcock e dal capo ingegneria Kyle Edelberg. Le comunicazioni interne, come riportato nella denuncia, indicherebbero che le osservazioni di Gruendel sono state percepite come un "ostacolo" ai piani aziendali.
La situazione si complica ulteriormente con l'accusa di Gruendel di essere stato incaricato di preparare una roadmap di sicurezza per i potenziali investitori, per poi assistere a un ridimensionamento del piano durante la fase finale di un nuovo round di finanziamento. Questo comportamento, secondo l'ex dirigente, potrebbe configurare una forma di rappresentazione ingannevole nei confronti degli investitori. Tra i sostenitori di Figure AI figurano nomi di spicco come Jeff Bezos, Nvidia e Microsoft, che hanno contribuito a valutare l'azienda a circa 39 miliardi di euro.
Figure AI ha categoricamente negato qualsiasi illecito, definendo le accuse di Gruendel come "infondate" e attribuendo il licenziamento a "prestazioni non adeguate alle aspettative". L'azienda ha dichiarato di essere pronta a difendersi vigorosamente in tribunale. Un portavoce ha affermato: "Siamo fermamente convinti che le affermazioni di Robert Gruendel siano prive di fondamento e le contesteremo con forza in tribunale."
Al di là delle rivendicazioni specifiche, il caso solleva importanti interrogativi sulla sicurezza dei robot umanoidi, un settore in rapida crescita ma ancora privo di un quadro normativo consolidato. Gli avvocati di Gruendel descrivono la causa come uno dei primi casi di whistleblowing riguardanti sistemi robotici avanzati. Il tribunale dovrà stabilire se si tratta di un allarme ignorato o di una disputa interna degenerata in una battaglia legale. La sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro sviluppo e sulla regolamentazione del settore.
Mentre la battaglia legale si intensifica, Figure AI continua a perseguire i suoi ambiziosi piani industriali, che prevedono l'introduzione di 200.000 robot entro il 2029 e ricavi superiori a 9 miliardi di euro. L'azienda gode del sostegno di analisti come Morgan Stanley, che prevede una crescita significativa del settore robotico nel prossimo decennio. Resta da vedere se le accuse di Gruendel avranno un impatto sulla fiducia degli investitori e sulla capacità di Figure AI di raggiungere i suoi obiettivi.
La vicenda di Figure AI mette in luce le sfide e le responsabilità che derivano dallo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate e autonome. La sicurezza e l'etica devono rimanere al centro dell'innovazione robotica, per garantire che i benefici di questa tecnologia non siano offuscati da rischi inaccettabili.
Prima di procedere


