La piattaforma X, precedentemente nota come Twitter, ha recentemente introdotto una nuova funzionalità denominata 'Info sull'account'. L'obiettivo era fornire dettagli aggiuntivi sugli utenti, come la data di creazione dell'account e la presunta località di provenienza. Tuttavia, il lancio non è stato esente da problemi, innescando un vero e proprio caos online a causa di dati che si sono rivelati inesatti, specialmente per quanto riguarda la geolocalizzazione. Questo ha scatenato un acceso dibattito politico, soprattutto negli USA, dove il clima è già particolarmente teso.
La problematica principale risiedeva nell'indicazione del paese in cui l'account era stato creato. L'inaccuratezza era tale, soprattutto per gli account più datati, che X ha deciso di rimuovere questa informazione. È risaputo che esistono diversi metodi per mascherare la propria posizione online, come l'utilizzo di una VPN o la creazione di un account durante un viaggio all'estero. In altri casi, l'errore potrebbe derivare semplicemente dall'utilizzo di indirizzi IP obsoleti.
Un'ulteriore complicazione è rappresentata dagli account gestiti da organizzazioni o aziende con dipendenti dislocati in diverse parti del mondo. In definitiva, non sempre esiste una spiegazione logica e univoca per queste discrepanze. Come evidenziato dai colleghi di The Verge, la rivista britannica MusicTech risulta essere basata negli Stati Uniti, mentre la software house americana AVID, nota per la DAW ProTools, viene indicata come spagnola.
Queste imprecisioni hanno alimentato accuse reciproche tra utenti con diverse ideologie politiche, sospettati di far parte di operazioni di propaganda estera. Sebbene tali casi si siano verificati da entrambe le parti, l'esempio più frequente è stato quello di account repubblicani accusati di essere gestiti da bot russi. Non è un segreto che l'ingerenza russa, così come quella di altre potenze internazionali, nella politica degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali sia un fenomeno ampiamente documentato e confermato, anche a livello legale.
La rimozione dell'informazione relativa al paese di creazione dell'account rappresenta un tentativo di arginare le polemiche e prevenire ulteriori abusi. Tuttavia, la questione solleva interrogativi più ampi sulla trasparenza e l'affidabilità delle informazioni fornite dalle piattaforme di social media. In un'era in cui la disinformazione e la propaganda rappresentano una minaccia concreta, è fondamentale che le piattaforme adottino misure adeguate per garantire l'accuratezza dei dati e contrastare la diffusione di notizie false. La vicenda di X e della sua funzione 'Info sull'account' evidenzia la complessità di questa sfida e la necessità di un approccio più responsabile e consapevole da parte di tutti gli attori coinvolti.
Resta da vedere se X implementerà ulteriori misure per migliorare l'accuratezza delle informazioni sugli account e prevenire future controversie. Nel frattempo, gli utenti sono invitati a utilizzare la piattaforma con senso critico e a verificare sempre la fonte delle informazioni prima di condividerle. La responsabilità di contrastare la disinformazione non ricade solamente sulle piattaforme, ma anche su ciascun individuo.
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