La Nintendo Switch 2, lanciata sul mercato all'inizio di giugno 2025, sta già facendo registrare vendite sorprendenti. Nonostante la disponibilità limitata, l'entusiasmo degli appassionati ha portato la console a superare qualsiasi aspettativa, vendendo circa 3,5 milioni di unità nei primi quattro giorni. Questo successo fulmineo ha sollevato l'attenzione su un problema più profondo: un deficit di unità che rischia di protrarsi fino alla prossima primavera, secondo le stime. L'avvertimento è stato lanciato da Shuntaro Furukawa, presidente di Nintendo, il quale ha voluto personalmente chiedere scusa ai consumatori che non sono riusciti ad acquistare la nuova console.
I numeri parlano chiaro: le previsioni degli analisti, come Hideki Yasuda di Toyo Securities e Zhai Yijia di UBS Securities, indicano un traguardo di vendita tra 18 e 20 milioni di unità per il 2025. Questo segna un incremento del 20-30% rispetto alla versione originale della Switch. È evidente che il lancio della Switch 2 ha segnato un record: nei primi trenta giorni sono state vendute all'incirca sei milioni di unità. Tuttavia, la domanda continua a superare ampiamente l'offerta, costringendo Nintendo a lavorare sodo per ampliare la propria capacità produttiva.
In questo contesto, Furukawa ha ribadito l'impegno della compagnia a 'rafforzare il sistema produttivo per rispondere in maniera più flessibile alla domanda'. Parole d'incoraggiamento che però faticano a placare l'inquietudine dei consumatori. Nonostante tutto, questo problema non è inedito nel settore tecnologico: carenze di semiconduttori avevano già limitato la produzione e distribuzione di console come la PlayStation 5. Questo ha sollevato dubbi su quanto l'entusiasmo per la Switch 2 possa durare a lungo, tenendo presente che le vendite cumulative della Switch originale hanno toccato la soglia di 150 milioni di unità fino a marzo 2025.
Per alcuni, come Yasuda, la popolarità della Switch 2 rimane un fenomeno assai positivo. Afferma che la Nintendo Switch 2 'gode di un'accoglienza straordinariamente positiva rispetto alle precedenti console'. In generale, le console che vivono un forte debutto tendono a mantenere una domanda elevata nel tempo. Tuttavia, un aspetto da non sottovalutare resta quello dei possibili cambiamenti delle politiche tariffarie degli Stati Uniti. Furukawa ha infatti spiegato che un eventuale incremento dei dazi potrebbe portare a una rivalutazione dei prezzi sul mercato americano, dove attualmente la console è venduta a circa $450.
È chiaro che Nintendo si trova di fronte a una sfida importante: riuscire a soddisfare una domanda crescente in un contesto segnato da vincoli produttivi e incertezze geopolitiche. La resilienza di questa azienda straordinaria sarà messa alla prova nei mesi a venire, mentre tutto il settore attende con ansia una normalizzazione delle condizioni di mercato.