Il giudice di pace di Reggio Emilia ha revocato un'ordinanza del Comune di Rio Saliceto che imponeva la chiusura di una sala da gioco, sostenendo che non rispettava la distanza minima di 500 metri da una scuola, come previsto dalla legge regionale dell'Emilia-Romagna.
La prima struttura a riaprire
Questa struttura è così diventata la prima a riaprire nel comune, potendo continuare a offrire i suoi servizi di intrattenimento senza dover pagare la sanzione di 15.000 euro precedentemente prevista. Il Comune aveva identificato un cambio di concessionario della sala giochi, avvenuto a marzo 2024, come una "nuova apertura", il che avrebbe significato la necessità di rispettare le norme di distanza.
Il lavoro dell'avvocato
Tuttavia, l'avvocato Filippo Boccioletti, difensore della società che gestisce la sala, ha sostenuto con successo che il semplice trasferimento della licenza di gestione da un concessionario a un altro non costituisce un nuovo insediamento. Pertanto, l'ordinanza del Comune non era conforme alla legge regionale sul gioco. Boccioletti ha osservato che la normativa regionale mira a prevenire nuove aperture, ma che il caso in questione non rappresenta una nuova installazione dei dispositivi di intrattenimento. Di conseguenza, le ordinanze come quella in discussione non solo violano la legge regionale, ma anche il principio sottostante.
Secondo il legale, la sentenza del giudice di pace ha sottolineato l'importanza di bilanciare la tutela della salute pubblica con il diritto costituzionalmente garantito di esercitare attività economiche, evidenziando l'importanza della continuità aziendale.
Fonte: reggiosera.it