La riduzione della sospensione da quindici a otto giorni è una notizia che non solo porta sollievo ai titolari della sala VLT in questione, ma che altresì costituisce un precedente significativo nel campo delle sanzioni amministrative. Questa decisione nasce dall’accoglimento di un’istanza di annullamento in autotutela, avanzata dal legale dell’esercente, senza dover ricorrere alle lungaggini di un giudizio amministrativo. L'originaria sanzione era stata imposta dalla questura di Bologna, ma lo stesso Questore è ora tornato sui suoi passi, riconoscendo la fondatezza delle osservazioni sollevate.
La vicenda è stata seguita dall’avvocato Filippo Boccioletti, noto amministrativista appartenente al Foro di Bologna e consulente di AS.TRO, un'organizzazione che rappresenta le aziende del settore dei servizi innovativi e tecnologici. L’avvocato ha messo in luce due aspetti cruciali: un difetto procedurale e una evidente sproporzione tra la sanzione imposta e le violazioni contestate. Tali elementi hanno convinto le autorità competenti a rivedere la loro decisione iniziale.
La questione è emersa a seguito di specifiche infrazioni rilevate alla sala VLT, per le quali si era deciso di procedere con una sospensione. Tuttavia, la difesa ha sostenuto che le misure adottate dalla Questura fossero eccessive e non conformi ai principi di legalità e proporzionalità. «L’esito della vicenda – ha commentato l’avvocato Boccioletti – ribadisce l’importanza dei principi di legalità, proporzionalità e partecipazione nei procedimenti amministrativi a contenuto sanzionatorio. In un sistema fondato sul rispetto del contraddittorio e della buona amministrazione, anche una sola istanza ben motivata può produrre effetti concreti, tutelando l’impresa da misure afflittive non conformi al quadro normativo».
La riapertura immediata della sala, avvenuta già dalla mattinata, ha permesso di attenuare l’impatto economico derivante dalla chiusura forzata. Questo evento mette in evidenza come, attraverso un processo legale corretto e ben argomentato, sia possibile ottenere giustizia anche al di fuori delle sede giudiziarie classiche. La vittoria legale raggiunta dall’avvocato Boccioletti dimostra che il sistema giuridico nazionale è capace di tutelare gli interessi legittimi dei privati, bilanciando l’interesse pubblico con le esigenze di equità e buon governo.
Questa vicenda, oltre a rappresentare un successo per i diretti interessati, aggiunge un tassello importante alla discussione più ampia sul rapporto tra autorità amministrative e cittadini. Da un lato, sottolinea l’importanza della corretta applicazione delle norme; dall’altro sottolinea la necessità di strutture legali che sappiano difendere efficacemente i diritti di chi opera nel pieno rispetto della legge ma si trova occasionalmente in difficoltà per decisioni improvvide o poco ponderate. Pertanto, l'equilibrio tra legalità e proporzionalità emerge come un principio cardine che dovrebbe guidare ogni atto amministrativo in qualsiasi contesto.