La partita di Eurolega tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv, in programma al PalaDozza il 21 novembre 2025, è diventata un caso politico. Dopo le polemiche suscitate dalla partita di calcio Italia-Israele, un nuovo scontro infiamma il dibattito pubblico, questa volta nel mondo del basket.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, aveva lanciato un allarme preoccupato, chiedendo il rinvio o lo spostamento della partita in un'altra città. Lepore ha espresso forti timori per l'ordine pubblico, prevedendo possibili manifestazioni e proteste simili a quelle verificatesi durante la partita della nazionale di calcio a Udine. "Non ci sono le condizioni di ordine pubblico a mio avviso per gestire con serenità l'evento. I rischi per l'incolumità dei cittadini, i negozi e la città sono altissimi", aveva dichiarato il sindaco.
A sostegno della posizione di Lepore si è schierato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, sottolineando la necessità di prevenire possibili disordini e invitando a un confronto tra le istituzioni per trovare una soluzione cautelativa. "Il sindaco Matteo Lepore sta chiedendo di gestire la situazione insieme a tutte le istituzioni e il mio appello è che venga ascoltato. Le condizioni rischiano di essere di pericolo e non si capisce perché non si debba prevenire, piuttosto che doversi cimentare dopo con problematiche e scontri. Ci sono tante soluzioni per affrontare la vicenda e serve sedersi al tavolo del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per trovare la soluzione più cautelativa", ha affermato De Pascale.
Tuttavia, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha respinto l'appello del sindaco, confermando lo svolgimento della partita a Bologna. La sua risposta è stata netta: "Violenti non possono dettare agenda: si gioca". Questa presa di posizione del ministro indica una ferma volontà di non cedere a eventuali pressioni o minacce, garantendo il regolare svolgimento dell'evento sportivo e tutelando il diritto degli appassionati di assistere alla partita.
La decisione del ministro Piantedosi ha scatenato un acceso dibattito sull'equilibrio tra il diritto alla sicurezza e la libertà di espressione, sollevando interrogativi sulle strategie migliori per gestire eventi sportivi ad alto rischio in un contesto sociale polarizzato. La conferma della partita a Bologna rappresenta una sfida per le forze dell'ordine, che dovranno garantire la sicurezza e l'ordine pubblico durante l'evento, prevenendo possibili disordini e tutelando l'incolumità dei cittadini.
Questo contrasto tra istituzioni locali e governo centrale evidenzia le difficoltà nel gestire eventi sportivi internazionali in un clima di crescente tensione politica e sociale. La vicenda di Virtus-Maccabi solleva interrogativi più ampi sul ruolo dello sport come strumento di dialogo e integrazione, ma anche come potenziale terreno di scontro e divisione. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali misure verranno adottate per garantire la sicurezza e il regolare svolgimento della partita.
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