La Commissione Cultura del Senato ha dato il suo consenso alla risoluzione proposta da Fratelli d’Italia riguardante la riforma del calcio, un provvedimento che include modifiche significative al Decreto Dignità. Questo decreto attualmente vieta ogni forma di pubblicità relativa ai giochi e alle scommesse con vincite in denaro, senza eccezioni per alcun mezzo di comunicazione, e ciò comprende anche la pubblicità su maglie delle squadre di calcio e affissioni negli stadi. La proposta ha suscitato forte opposizione da parte del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico.
Il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, ha ribadito il suo rispetto per le posizioni contrarie, esprimendo indignazione per le accuse di servilismo rispetto a interessi esterni. Ha chiarito la sua preoccupazione per il bene pubblico e ha affermato che tutti desiderano affrontare la ludopatia, un fenomeno che causa gravi danni a livello individuale e familiare. Secondo Abodi, ripristinare la pubblicità per i giochi potrebbe creare una distinzione tra gioco legale e illegale, migliorare la tracciabilità delle scommesse e fornire un'opportunità per promuovere il gioco responsabile.
Nessuno è favorevole alla ludopatia
Ha inoltre evidenziato l’impegno a riconvertire parte delle risorse generate per combattere la ludopatia. Il senatore Paolo Marcheschi ha dichiarato che chi si oppone alla riforma agisce in modo strumentale, sottolineando che nessuno è favorevole alla ludopatia e che tutti si battono per contrastarne gli effetti. Ha spiegato che l'intento della revisione è quello di correggere ciò che ha dimostrato di essere inefficace, affermando che il Decreto Dignità non solo non ha ridotto la ludopatia, ma ha anche causato un aumento delle scommesse clandestine.
La risposta di Conte
In risposta, il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha denunciato la decisione di riaprire le porte alla pubblicità illimitata sul gioco d'azzardo nel calcio, sottolineando che la maggioranza guidata da Giorgia Meloni ha annullato la norma introdotta dal suo governo, che rappresentava un blocco contro la proliferazione di spot pubblicitari sulle scommesse.
Infine, Mauro Berruto, del Partito Democratico, ha chiesto quale sia la posizione di Giorgia Meloni ora, considerando che in passato aveva più volte espresso una contrarietà netta al tema, rilasciando dichiarazioni energiche in merito.
Fonte: agimeg.it