Parità di genere: ecco il bilancio delle aziende italiane

Scopri come le aziende italiane stanno affrontando l'obbligo di redigere rapporti di parità di genere e quali regioni si distinguono maggiormente

Parità di genere: ecco il bilancio delle aziende italiane

Il panorama delle imprese italiane nel contesto della parità di genere ha recentemente ricevuto nuovi dati grazie alla Relazione concernente i risultati del monitoraggio sull’applicazione della legislazione in materia di parità e pari opportunità nel lavoro, aggiornato al 30 giugno 2025. Il report, presentato dalle Consigliere nazionali di parità effettiva e supplente, D’Antini e Canevari, ha portato luce sull'adeguamento delle imprese all'obbligo di pubblicare un rapporto biennale che documenta la situazione del personale, diviso per genere.

A partire dal 31 dicembre 2022, in tutta Italia sono stati conteggiati 28.184 datori di lavoro. Tra questi, 1.845 appartengono alla classe dimensionale 1-50 dipendenti e per questo non sono obbligati alla compilazione secondo la legge n. 162/2022. Di conseguenza, il numero totale delle aziende, pubbliche e private, che ha rispettato l'effettivo obbligo, ammonta a 26.339. Particolarmente rilevante è il fatto che la copertura di questo adempimento, comparata con l'Archivio ISTAT delle Imprese attive (Asia-imprese) del 2021, raggiunga un'impressionante quota del 97,1%.

Le differenze nella partecipazione ai rapporti di parità di genere si notano anche tra le diverse aree geografiche. Al Nord Italia, la copertura è quasi totale con un notevole 99%, a fronte di una copertura del 91,7% al Centro e dell'88,7% al Sud. Analizzando la distribuzione dei datori di lavoro rispondenti per numero di addetti, esce in evidenza come la classe dimensionale 51-99 dipendenti pesi per il 48%, costituendo la quota maggiore. Segue la classe 100-249 dipendenti al 30% e infine quella oltre i 250 dipendenti con il 15%.

Nell'analisi territoriale, il Nord Ovest ospita il 38% dei datori di lavoro delle imprese rispondenti, mentre il Nord Est ne registra il 28%. Nel Centro Italia si localizza il 18% delle aziende rispondenti, e il Sud accoglie il restante 16%. Questi dati rispecchiano la distribuzione nazionale delle imprese, confermando una tendenza già nota.

I settori economici in cui operano i soggetti rispondenti sono vari, ma spicca per l'interesse suscitato la presenza di attività legate alle lotterie, scommesse e case da gioco, anche se rappresentano solo un 0,7% del totale.

L'importanza di questi dati risiede non solo nella loro rappresentatività di un sistema che cerca di ottenere maggiori pari opportunità all'interno del mondo del lavoro, ma anche nel mettere in risalto le aree dove lo sforzo di adattamento è ancora necessario. Sebbene molte regioni e settori mostrano progressi, permane la necessità di migliorare l'accesso alle pari opportunità nei settori e nelle aree geografiche meno rappresentate. Il rapporto è un richiamo a continuare a sviluppare politiche aziendali che promuovono un bilanciamento efficiente e inclusivo tra i generi, stimolando altresì una riflessione sulle modalità di supporto che le istituzioni possono offrire in futuro.

Pubblicato Giovedì, 18 Settembre 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 18 Settembre 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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