Sardegna, Stretta sul gioco d'azzardo: Revocata licenza per irregolarità contributive

Il TAR respinge il ricorso di un operatore di scommesse: debiti previdenziali insostenibili mettono a rischio l'affidabilità e la legalità nel settore

Sardegna, Stretta sul gioco d'azzardo: Revocata licenza per irregolarità contributive

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna ha respinto il ricorso presentato da un operatore del settore scommesse, confermando la revoca della sua licenza. La decisione, emessa a seguito di un'approfondita istruttoria, si basa su gravi irregolarità contributive che minano l'affidabilità dell'operatore, requisito fondamentale per operare legalmente nel mercato del gioco d'azzardo.

La vicenda ha avuto inizio quando la Questura, a seguito di verifiche presso gli enti previdenziali, ha riscontrato significative inadempienze da parte dell'operatore, tali da compromettere la sua posizione e mettere a rischio la sua licenza ex art. 88 T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). L'operatore, contestando il provvedimento, ha adito il TAR Sardegna, chiedendo la sospensione della revoca, ma il tribunale ha rigettato l'istanza cautelare.

Durante la camera di consiglio del 10 dicembre 2025, il Collegio del TAR ha esaminato attentamente la documentazione fornita, rilevando la completezza e la coerenza dell'istruttoria amministrativa. Un elemento particolarmente rilevante è stata la mancata presentazione di osservazioni da parte dell'operatore, il quale non ha fornito alcuna giustificazione o contestazione alle irregolarità riscontrate. Ulteriori verifiche, effettuate il 21 novembre 2025, hanno confermato la persistenza di una situazione contributiva irregolare, con un debito accertato di 105.099,71 euro, superiore a quanto inizialmente stimato.

Il TAR, alla luce di questi elementi, ha ritenuto che non sussistessero i presupposti per sospendere l'efficacia del provvedimento di revoca, rigettando l'istanza cautelare presentata dall'operatore. Le spese legali della fase sono state poste a carico del ricorrente, per un importo di 1.000 euro, oltre agli accessori di legge.

Questa vicenda solleva importanti interrogativi sull'affidabilità degli operatori del settore del gioco d'azzardo e sull'efficacia dei controlli da parte delle autorità competenti. Le irregolarità contributive, oltre a rappresentare una violazione delle norme fiscali e previdenziali, possono minare la fiducia dei consumatori e compromettere la regolarità del mercato. La decisione del TAR Sardegna rappresenta un segnale chiaro nella lotta contro l'illegalità e l'irregolarità nel settore del gioco d'azzardo, sottolineando l'importanza di garantire la trasparenza e l'affidabilità degli operatori.

Il procedimento proseguirà ora con l'esame nel merito del ricorso, durante il quale il TAR valuterà nel dettaglio le argomentazioni delle parti e deciderà se confermare definitivamente la revoca della licenza o accogliere il ricorso dell'operatore. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa vicenda e quali implicazioni avrà per il settore del gioco d'azzardo in Sardegna e in Italia.

Pubblicato Giovedì, 11 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 11 Dicembre 2025

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