Giocatore accusa concessionario di malfunzionamento: Tribunale respinge la richiesta

Sentenza storica a Reggio Calabria: confermata la regolarità dei sistemi di gioco online e l'assenza di danni risarcibili

Giocatore accusa concessionario di malfunzionamento: Tribunale respinge la richiesta

Il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso una sentenza significativa, rigettando integralmente le richieste di un giocatore che accusava un concessionario di Stato di presunti malfunzionamenti durante una sessione di gioco online. La decisione, identificata con il numero 1836 e datata 1° dicembre 2025, rappresenta un precedente importante per il settore del gaming regolamentato in Italia. L'avvocato Massimiliano Cirillo, dello Studio Legale Giacobbe Associati, ha segnalato la rilevanza di questa pronuncia.

Il caso specifico riguardava una sessione di gioco su una slot online avvenuta il 22 marzo 2024. Il giocatore sosteneva che la piattaforma si fosse bloccata improvvisamente durante i giri bonus, impedendogli di completare la partita e, di conseguenza, di ottenere una vincita che stimava potenzialmente molto più alta. L'attore aveva avanzato una richiesta di risarcimento considerevole, basata sulla presunta perdita di chance di vincere fino a 7.000 volte la puntata iniziale.

La società concessionaria, difesa dagli avvocati Luca Giacobbe e Massimiliano Cirillo, ha contestato fermamente le accuse, dimostrando la totale regolarità della sessione di gioco. Gli avvocati hanno fornito al Tribunale documentazione tecnica dettagliata e certificata dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che si è rivelata decisiva. La tracciabilità completa di tutte le giocate, la verifica dei giri principali e dei giri bonus, e soprattutto il link di replay della sessione, hanno permesso al giudice di ricostruire l'intera dinamica del gioco, smentendo categoricamente l'ipotesi di qualsiasi anomalia o malfunzionamento.

Il provvedimento del Tribunale evidenzia chiaramente che "tutti i 18 giri, ‘cascate’ incluse, venivano regolarmente giocati, senza che alcuna interruzione fosse mai stata registrata". La vincita effettivamente maturata, corrispondente a quanto accreditato al giocatore, è risultata correttamente registrata e liquidata. Questo aspetto è stato cruciale per la decisione finale.

Un elemento particolarmente significativo è stata l'affidabilità dei dati prodotti dalla concessionaria, generati da software certificati e sottoposti ai rigorosi controlli di ADM. Il giudice ha ritenuto insufficiente lo screenshot presentato dall'attore come prova di un presunto blocco della sessione. Al contrario, la ricostruzione tramite replay ha permesso di verificare la regolarità delle fasi di gioco e di escludere qualsiasi malfunzionamento.

La sentenza affronta anche la questione del danno da perdita di chance. Il Tribunale ha chiarito che, nei contratti aleatori come il gioco e la scommessa, la mera possibilità astratta di ottenere una vincita più alta non costituisce un danno risarcibile, a meno che non vi sia una prova concreta di una probabilità favorevole. Citando principi giuridici consolidati, il Tribunale ha sottolineato che la chance deve essere "concreta ed effettiva", e non una semplice aspettativa legata al caso.

Le richieste di risarcimento per danno morale sono state respinte in quanto ritenute generiche e prive di qualsiasi supporto probatorio. Il Tribunale ha stabilito che la delusione per una vincita non conseguita non può essere considerata una lesione di un diritto costituzionalmente tutelato. Questa parte della sentenza sottolinea l'importanza di fornire prove concrete e specifiche per sostenere le richieste di risarcimento danni.

La decisione del Tribunale di Reggio Calabria rafforza la fiducia nei sistemi di controllo e tracciabilità dei concessionari autorizzati, che operano in un settore regolamentato da standard tecnici rigorosi e da verifiche costanti. L'avvocato Cirillo ha commentato che la pronuncia "ribadisce che le piattaforme certificate e sottoposte ai controlli ADM garantiscono trasparenza e sicurezza, e che non c’è spazio per azioni infondate o pretese speculative". Questa affermazione sottolinea l'importanza della regolamentazione e dei controlli nel settore del gioco online.

Infine, il Tribunale ha condannato l'attore a rimborsare le spese legali sostenute dalla società convenuta, riconoscendo la correttezza del suo operato e la piena regolarità della gestione della sessione di gioco. Questa condanna aggiuntiva serve a dissuadere azioni legali infondate e a proteggere le aziende che operano nel rispetto delle normative vigenti. La sentenza rappresenta un importante precedente che tutela la trasparenza e la sicurezza del settore del gaming online in Italia, confermando l'affidabilità dei sistemi di controllo e la necessità di prove concrete per sostenere le accuse di malfunzionamento.

Pubblicato Mercoledì, 10 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 10 Dicembre 2025

Marco P.

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Editore professionista appassionato di sport come calcio, padel, tennis e tanto altro. Sarò il vostro aggiornamento quotidiano sulle nuove release di giochi nel mondo delle slot machine da casino sia fisico che online e inoltre, anche cronista sportivo.


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