Ludopatia: Nuova proposta per un fondo di contrasto

Il PD rilancia l'emendamento alla Manovra 2026, finanziando la lotta al gioco d'azzardo patologico con risorse dalla revisione della spesa pubblica

Ludopatia: Nuova proposta per un fondo di contrasto

La Commissione Bilancio del Senato è tornata a esaminare la questione del gioco d'azzardo patologico con una nuova versione dell'emendamento proposto dal Partito Democratico alla Manovra 2026, presentato dalla senatrice Cristina Tajani. L'annuncio era stato dato dal senatore Stefano Vaccari, il quale aveva anticipato che il testo, inizialmente giudicato inammissibile a causa di problematiche legate alle coperture finanziarie, sarebbe stato riformulato e ripresentato. La proposta è ora nuovamente al vaglio della Commissione.

Il fulcro dell'intervento rimane l'istituzione, presso il Ministero del Lavoro, di un "Fondo per il contrasto alle ludopatie", concepito per supportare iniziative di prevenzione, educazione e sensibilizzazione. L'obiettivo, come specificato nel testo aggiornato, è quello di "finanziare tutte quelle attività necessarie a diffondere la consapevolezza del gioco responsabile e contrastare i fenomeni ludopatici", un ambito che da anni rappresenta una delle principali criticità del settore. Questo fondo mira a fornire un sostegno concreto alle persone affette da dipendenza dal gioco e alle loro famiglie, attraverso programmi di recupero e reinserimento sociale.

Nella sua versione iniziale, l'emendamento mirava a dotare il Fondo di 150 milioni di euro annui attraverso un intervento diretto sulla fiscalità del gioco: un aumento del prelievo erariale unico sulle slot machine al 19,25%, un incremento dell'aliquota sulle Vlt al 6,25%, un innalzamento all'8,25% della ritenuta sulle vincite del Lotto e un aumento al 12,25% del prelievo sulle vincite superiori ai 500 euro nei giochi numerici e nelle lotterie. Tale meccanismo, secondo i proponenti, avrebbe garantito risorse certe e immediate, ma la Commissione lo aveva ritenuto non ammissibile proprio per la questione delle coperture finanziarie.

La versione riformulata interviene su questo punto in modo significativo. Le risorse per il Fondo non deriveranno più dall'aumento della tassazione sul gioco, bensì da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Il documento specifica con precisione le aree escluse da ogni taglio: salute, welfare, istruzione, università, ricerca, stipendi pubblici, assegni e pensioni, spese fisse, enti territoriali, formazione, il 5 per mille e le politiche ambientali. Questa clausola di salvaguardia ha lo scopo di evitare impatti negativi a livello sociale o istituzionale, garantendo che i servizi essenziali non vengano compromessi. Si prevede, inoltre, un'attenta analisi delle spese superflue o inefficienti, al fine di liberare risorse da destinare alla lotta contro la ludopatia.

Nel caso in cui la revisione della spesa non dovesse essere sufficiente, è previsto un secondo livello di intervento: entro il 30 aprile 2026 il Ministero dell'Economia dovrà individuare ulteriori fonti di finanziamento attraverso la lotta all'evasione fiscale e, di concerto con il Ministero dell'Ambiente, attraverso la rimodulazione o l'eliminazione dei "sussidi dannosi per l'ambiente". La norma sottolinea che tutto dovrà avvenire "senza determinare aumenti della pressione fiscale complessiva e salvaguardando le famiglie", un punto politicamente sensibile in un contesto di manovra economica. Questo aspetto evidenzia la volontà di trovare soluzioni alternative che non gravino sui cittadini, ma che contribuiscano comunque a finanziare le attività di contrasto alla ludopatia.

La proposta del Partito Democratico riapre così il dibattito sul ruolo dello Stato nella prevenzione delle dipendenze legate al gioco e sulle modalità con cui finanziare politiche pubbliche in un settore caratterizzato da forte sensibilità sociale e costi sanitari crescenti. Il confronto in Commissione Bilancio sarà determinante per valutare se la nuova formulazione dell'emendamento potrà superare i rilievi che avevano bloccato la versione precedente. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra le esigenze di bilancio e la necessità di tutelare la salute pubblica, garantendo un sostegno adeguato alle persone affette da dipendenza dal gioco.

Pubblicato Venerdì, 28 Novembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 28 Novembre 2025

Marco P.

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