I Carabinieri della stazione di Gioia Tauro (RC) hanno inferto un duro colpo al gioco d'azzardo illegale, deferendo in stato di libertà il titolare di un centro scommesse scoperto operare in maniera totalmente abusiva. L'operazione, condotta nell'ambito di un servizio mirato al controllo del territorio e alla verifica della regolarità delle attività commerciali, ha portato al sequestro del locale e alla denuncia dell'esercente per esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa, nonché per la violazione delle norme che vietano la partecipazione dei minori ai giochi con vincite in denaro.
L'intervento è scattato grazie all'attività investigativa dei Carabinieri, sempre attenti e presenti nel tessuto cittadino. Durante il controllo, i militari hanno individuato l'agenzia di scommesse in piena attività, sorprendendo all'interno due giovani scommettitori, uno dei quali minorenne, intenti a utilizzare le postazioni di gioco regolarmente connesse e funzionanti. Questo ha fatto immediatamente scattare l'allarme, portando a ulteriori accertamenti.
Le verifiche, condotte in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Reggio Calabria, hanno rivelato una situazione di totale illegalità. L'attività, infatti, era esercitata in assenza della licenza di pubblica sicurezza e di qualsiasi autorizzazione rilasciata dall'Agenzia dei Monopoli o dal Comune. Nonostante fosse stata presentata una semplice richiesta per l'apertura di un “internet point”, i locali erano stati trasformati in una vera e propria sala scommesse, con ben 13 postazioni informatiche complete di stampanti termiche per la gestione delle giocate. Questo stratagemma, volto probabilmente a eludere i controlli, non è sfuggito all'attenzione dei militari.
Di fronte all'evidenza delle violazioni, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dell'intero locale, esteso su una superficie di circa 100 metri quadrati, e di tutte le apparecchiature elettroniche presenti. Il titolare, ora, dovrà rispondere delle proprie azioni dinanzi alla Procura della Repubblica di Palmi. Le accuse sono pesanti e riguardano non solo l'esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa, ma anche la violazione delle norme a tutela dei minori, una questione particolarmente sensibile nel contesto del gioco d'azzardo.
Questa operazione rappresenta un importante segnale nella lotta contro l'illegalità nel settore del gioco d'azzardo, un fenomeno che spesso si accompagna a dinamiche criminali e che può avere conseguenze devastanti, soprattutto tra i giovani. La presenza di un minorenne all'interno del centro scommesse abusivo sottolinea la necessità di intensificare i controlli e di sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi connessi al gioco d'azzardo minorile.
L'attenzione delle forze dell'ordine e delle istituzioni rimane alta, con l'obiettivo di contrastare efficacemente ogni forma di illegalità e di tutelare i cittadini, in particolare i più vulnerabili, dai pericoli del gioco d'azzardo. La collaborazione tra le diverse forze in campo, come dimostrato in questo caso dalla sinergia tra i Carabinieri e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è fondamentale per ottenere risultati concreti e per garantire la legalità e la sicurezza nel settore.
Si ricorda che, come previsto dalla legge, la persona denunciata è da ritenersi presunta innocente fino a una sentenza definitiva di condanna, nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza. Tuttavia, l'operazione condotta a Gioia Tauro rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l'illegalità e un monito per tutti coloro che operano al di fuori delle regole nel settore del gioco d'azzardo.

