La
Francia
ha intrapreso un passo decisivo nella lotta contro la
manipolazione delle competizioni sportive
adottando una nuova legge, la n. 2025-532, denominata “
Libérer la France de l’emprise des narcotrafiquants
”. Questa normativa ha introdotto un cambiamento storico, incorporando ufficialmente i reati di frode sportiva all'interno dell’articolo 706-73-1 del codice di procedura penale. L'intervento è stato fortemente sostenuto dai senatori
Jérôme Durain
ed
Étienne Blanc
, rappresentando un'apertura a nuovi scenari nella lotta alla corruzione sportiva.
Con l'introduzione di questa legge, la giustizia penale francese avrà l'opportunità di trattare i casi di frode sportiva usando gli stessi strumenti normativi già applicati ai gravi reati finanziari e alla criminalità organizzata. Inchieste giudiziarie potranno ora avvalersi di intercettazioni telefoniche, sorveglianza, operazioni sotto copertura e infiltrazioni, risorse finora non disponibili per questo tipo di crimini.
Per i procedimenti più complessi, ci sarà la possibilità di rivolgersi ai
tribunali interregionali specializzati
(JIRS), che sono già attivi nel trattare crimini organizzati. Queste strutture potranno ora investigare anche sui casi di corruzione nello sport, che spesso presentano ramificazioni internazionali e legami con il mondo delle scommesse.
Questo rafforzamento della risposta giudiziaria segue oltre un decennio di lavoro preparatorio, avviato su iniziativa del magistrato
Jean-Yves Lourgouilloux
. La formazione continua presso la
École nationale de la magistrature
ha incluso nel suo programma i rischi legati alla manipolazione delle competizioni sportive, sensibilizzando e specializzando il personale giudiziario.
La nuova legge prevede pene severe: fino a 10 anni di reclusione e multe che possono corrispondere al doppio dei guadagni illeciti ottenuti tramite le manipolazioni. Questa normativa rivoluzionaria era attesa da tempo e rappresenta un passo significativo verso l’equiparazione del
match-fixing
ad altri crimini sistemici che minacciano l’integrità pubblica.
Oltre a questa nuova legge, in
Francia
esistono già iniziative operative contro il fenomeno. Tra queste, la
piattaforma nazionale
contro la manipolazione sportiva, e la rete MARS, che riunisce procuratori e giudici formati sul tema, oltre a collaborazioni internazionali come il
Gruppo di Copenaghen
, un'organizzazione europea che lavora contro le frodi sportive.
Molti osservatori vedono questa mossa legislativa come un cambiamento epocale, dotando la
Francia
di un sistema investigativo e punitivo in grado di rispondere adeguatamente alle sfide moderne. Questo modello potrebbe essere adottato anche da altri paesi in futuro.
La battaglia contro la manipolazione sportiva entra dunque in una nuova fase, che non si affida solo all'etica e al controllo amministrativo, ma punta su un sistema giudiziario potenziato e determinato a smantellare le reti criminali che minano la credibilità dello sport.
