Un vero e proprio terremoto sta scuotendo il mondo del calcio turco. La procura di Istanbul ha infatti disposto l'arresto di otto persone, tra cui sette arbitri professionisti e Murat Ozkaya, presidente del club Eyüpspor, nell'ambito di un'indagine su un vasto giro di scommesse illegali che avrebbe alterato i risultati di diverse partite del campionato.
Le accuse sono pesantissime e gettano un'ombra inquietante sull'integrità del calcio turco. Secondo gli inquirenti, gli arbitri coinvolti avrebbero manipolato attivamente gli incontri, influenzando il risultato finale per favorire le scommesse clandestine. Il presidente dell'Eyüpspor, club che milita nella serie cadetta turca, è sospettato di essere uno dei principali organizzatori del sistema illecito.
Ma lo scandalo non si ferma qui. La Federcalcio turca ha reso pubblici i nomi di ben 1.024 calciatori, di cui 27 militanti nella massima divisione, che avrebbero effettuato scommesse. Tutti i tesserati coinvolti sono stati immediatamente segnalati alla Procura della Repubblica per ulteriori accertamenti.
Già alcune settimane fa, il presidente della Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, aveva anticipato la gravità della situazione durante una conferenza stampa, rivelando i risultati preliminari dell'indagine condotta dalla procura di Istanbul. I numeri emersi sono a dir poco allarmanti: su 571 arbitri attivi nei campionati professionistici del paese, ben 371 risulterebbero avere conti aperti presso società di scommesse, e 152 di questi scommetterebbero regolarmente. Tra questi, figurano anche sette arbitri di altissimo livello, che dirigono abitualmente le partite più importanti del campionato.
Secondo quanto dichiarato da Haciosmanoglu, alcuni arbitri avrebbero piazzato scommesse su un numero impressionante di partite: dieci di loro avrebbero scommesso su oltre 10.000 incontri ciascuno nell'arco di cinque anni, mentre uno di essi avrebbe addirittura scommesso su 18.227 partite. Cifre da capogiro che danno la misura dell'entità del fenomeno e della sua potenziale influenza sull'andamento dei campionati.
La federazione ha annunciato di aver deciso di imporre sanzioni disciplinari severe nei confronti dei tesserati coinvolti. 149 tra arbitri e assistenti sono stati sospesi dall'attività per un periodo compreso tra otto e dodici mesi, mentre le indagini proseguono per accertare le responsabilità di altri tre soggetti. Le conseguenze per il calcio turco potrebbero essere pesantissime, con possibili retrocessioni di squadre e squalifiche di giocatori e dirigenti. Lo scandalo scommesse rischia di minare la credibilità dell'intero sistema calcistico turco, con ripercussioni negative sull'immagine del paese a livello internazionale.
Questo scandalo giunge in un momento particolarmente delicato per il calcio mondiale, già scosso da diverse inchieste su combine e corruzione. La lotta contro il match-fixing è una priorità per le istituzioni calcistiche internazionali, che stanno intensificando i controlli e le misure preventive per contrastare questo fenomeno che mina l'integrità dello sport più popolare del mondo. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi di questa vicenda e quali misure verranno adottate per garantire la trasparenza e la regolarità dei campionati turchi.
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