Il mondo del calcio piange la scomparsa di John Robertson, leggendario centrocampista scozzese che ha fatto la storia del Nottingham Forest. La notizia, diffusa dal club inglese il 25 Dicembre 2025, ha gettato nello sconforto i tifosi e gli appassionati di questo sport.
Robertson, nato nel 1953, è stato un pilastro fondamentale del Nottingham Forest capace di imprese memorabili, su tutte la conquista di due Coppe dei Campioni consecutive nel 1979 e 1980. Un'era d'oro per il club britannico, che grazie al talento e alla visione di gioco di Robertson, si è imposto ai vertici del calcio europeo.
Il Nottingham Forest ha voluto ricordare Robertson con un comunicato ufficiale, sottolineando il suo "talento ineguagliabile, la sua umiltà e la sua incrollabile devozione" alla squadra. Un affetto ricambiato dai tifosi, che in un recente sondaggio lo hanno eletto come il giocatore più iconico e amato nella storia del club.
Ma il contributo di Robertson al Nottingham Forest non si limita alle due Coppe dei Campioni. Nel biennio 1978/1980, la squadra ha conquistato anche la Premier League, la Charity Shield, la Coppa di Lega e la Supercoppa Uefa, realizzando un vero e proprio 'Grande Slam' sotto la guida illuminata del tecnico Brian Clough.
Proprio Clough, allenatore leggendario e scopritore di talenti, aveva un'ammirazione sconfinata per Robertson, tanto da definirlo "il Picasso del calcio", per la sua precisione e creatività nel servire assist ai compagni. Un soprannome che rende perfettamente l'idea del genio e della classe di questo giocatore.
La scomparsa di John Robertson rappresenta una perdita enorme per il calcio. Un campione dentro e fuori dal campo, un esempio di lealtà e professionalità, un uomo che ha saputo incarnare al meglio i valori di questo sport. Il suo ricordo, però, resterà vivo per sempre nel cuore dei tifosi del Nottingham Forest e di tutti gli amanti del calcio.


