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Il mondo del calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Giorgio Rumignani, morto all'età di 86 anni nella sua casa di Lignano Sabbiadoro. Rumignani è stato un protagonista del calcio italiano per decenni, prima come centrocampista e poi come allenatore, lasciando un segno indelebile soprattutto nel mondo della Serie C.
Nato e cresciuto nel mondo del calcio, Rumignani ha iniziato la sua carriera da calciatore nel Portogruaro nella stagione 1956/1957. Le sue doti di centrocampista lo hanno portato a vestire maglie prestigiose come quelle del Marzotto Valdagno, della Sambenedettese, del Cosenza, del Siena, del Pisa, dell'Arezzo e del Savona. In ogni squadra, Rumignani ha dimostrato professionalità e passione, diventando un punto di riferimento per i compagni e un idolo per i tifosi.
Ma è da allenatore che Giorgio Rumignani ha raggiunto i suoi maggiori successi. Ha guidato numerose squadre, tra cui il Piacenza, l'Andria, il Pisa, il Ravenna, il Monza e il Palermo. La sua ultima esperienza in panchina risale alla stagione 2009/2010 col Treviso. Rumignani era un allenatore pragmatico, capace di valorizzare i giocatori a sua disposizione e di ottenere il massimo da ogni squadra. Era un maestro nella preparazione tattica delle partite e un motivatore eccezionale.
Soprannominato il "mago" della terza serie, Rumignani ha legato il suo nome a numerose imprese. Da calciatore, ha vinto il campionato di Serie C con l'Arezzo nella stagione 1968-69. Da allenatore, ha portato il Ravenna alla promozione in Serie B nella stagione 1995-96 e ha conquistato la promozione in Serie C1 sia con il Teramo (1985-86) che con il Francavilla (1986-87). Inoltre, ha vinto la Coppa Italia di Serie C con la Sambenedettese nella stagione 1991-92. Questi successi testimoniano la sua competenza e la sua capacità di costruire squadre vincenti.
La sua abilità nel valorizzare i giovani talenti e nel creare gruppi coesi lo ha reso un allenatore molto apprezzato sia dai giocatori che dalle società. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo del calcio italiano. Era un uomo di sport, un professionista serio e un personaggio carismatico. I suoi successi e la sua passione rimarranno per sempre nella storia del calcio italiano.
La redazione sportiva si unisce al cordoglio per la perdita di un grande uomo di calcio.
