Giuseppe Sibilli, noto calciatore italiano, è al centro di una controversia che ha scosso il mondo del calcio. Coinvolto in uno scandalo di scommesse, Sibilli ha visto la sua carriera sportiva subire una brusca sospensione a seguito di un'inchiesta condotta dalla FIGC. La situazione è esplosa il 2 ottobre 2025, data in cui il Tribunale Federale ha ufficialmente comunicato il provvedimento a suo carico.
Sibilli, che aveva esordito nella stagione 2022/2023 con il Pisa Sporting Club prima di trasferirsi all’S.S.C. Bari l’11 agosto 2023, è stato accusato di aver violato l’articolo 4, comma 1, e l’articolo 24, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva. Nello specifico, le indagini della Procura Federale hanno evidenziato che il calciatore aveva piazzato scommesse su partite ufficiali organizzate non solo dalla FIGC ma anche da UEFA e FIFA. Queste scommesse si sarebbero svolte tra le stagioni 2022/2023 e 2024/2025, configurando una violazione grave dell'etica sportiva.
Di fronte a tali accuse, la difesa di Sibilli ha scelto la via collaborativa. Richiedendo l’applicazione della sanzione secondo l'articolo 126 del Codice, si è cercato di arginare ulteriori conseguenze con un patteggiamento. La Procura Federale ha accettato la richiesta, stabilendo una sanzione che comprende un'ammenda di 20.000 euro e una squalifica di 16 mesi. Quest'ultima è stata però parzialmente mitigata: otto mesi saranno infatti commutati in una prescrizione alternativa.
Le misure alternative imposte prevedono che Giuseppe Sibilli partecipi a un programma terapeutico di almeno otto mesi. Inoltre, ha l'obbligo di presenziare ad almeno 16 incontri pubblici in altrettanti contesti quali associazioni dilettantistiche, centri giovanili o organismi di recupero dalle ludopatie. Queste misure non solo rappresentano una punizione ma mirano anche a promuovere un messaggio educativo e preventivo nella comunità sportiva e oltre.
La FIGC ha inoltre sottolineato che vigilerà scrupolosamente sulla esecuzione di queste prescrizioni. In caso di mancato rispetto, ulteriori procedimenti disciplinari potrebbero essere avviati a carico di Sibilli, mantenendo alta la guardia sulla lotta contro le scommesse illecite nello sport.
Il comunicato emesso dalla FIGC, reso pubblico a Roma, porta le firme del Segretario Generale Marco Brunelli e del Presidente Gabriele Gravina, nomi di spicco nella gestione del calcio italiano. Entrambi hanno ribadito che l'ammenda deve essere pagata entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento. Qualora Sibilli non rispetti questo termine, l’accordo sarà considerato nullo e riprenderà il corso legale ai sensi del Codice di Giustizia Sportiva.
Questa vicenda mette in luce la serietà con cui la FIGC affronta le violazioni delle norme etiche nel calcio. L'esempio di Sibilli è un monito per tutti i professionisti del settore, sottolineando l'importanza dell'integrità e del rispetto delle regole stabilite. L'obiettivo di queste azioni è mantenere il fair play e l'etica all'interno dello sport, valori fondamentali che la Federazione continua a promuovere con forza.