Prima di procedere
La Spagna ha compiuto un passo significativo verso la protezione dei giocatori online, notificando alla Commissione europea l'approvazione di un meccanismo unificato per l'individuazione dei comportamenti di gioco a rischio. Questa iniziativa, formalizzata attraverso il progetto di Risoluzione della Direzione Generale per l’Ordinamento del Gioco, mira a stabilire criteri e soglie comuni per valutare il rischio associato alle abitudini di gioco degli utenti.
La notifica, registrata con il numero 2025/0747/ES e ricevuta il 12 dicembre 2025, prevede un periodo di standstill che si concluderà il 16 marzo 2026. Questo lasso di tempo permetterà alle parti interessate di esaminare e commentare la proposta, garantendo un processo decisionale trasparente e inclusivo. Il provvedimento rientra nell’ambito della Direttiva (UE) 2015/1535, che mira a prevenire restrizioni tecniche al mercato interno.
L'iniziativa è promossa dal Ministero dei Diritti Sociali, Consumo e Agenda 2030, tramite la Segreteria Generale del Consumo e del Gioco e la Direzione Generale per l’Ordinamento del Gioco. L'obiettivo principale è quello di armonizzare i criteri di valutazione del rischio nel settore dei giochi d'azzardo, consentendo una classificazione omogenea dei giocatori a rischio, indipendentemente dall'operatore presso cui svolgono la propria attività.
Il meccanismo di rilevazione non ha valore di diagnosi clinica, ma permette di attivare le misure di tutela previste dal Real Decreto 176/2023 del 14 marzo, dedicato alla creazione di ambienti di gioco più sicuri e alla protezione dei soggetti vulnerabili. Questo decreto rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia spagnola per la prevenzione e il contrasto del gioco problematico.
La normativa di riferimento impone agli operatori di dotarsi di sistemi e protocolli in grado di identificare comportamenti a rischio attraverso indicatori oggettivi, come il volume, la frequenza e la variabilità delle giocate o dei depositi, oltre ad altri elementi quantitativi o qualitativi rilevanti in base alla tipologia di gioco. L'autorità di regolazione, inoltre, è incaricata di definire i meccanismi concreti di individuazione e i protocolli di intervento da adottare una volta rilevati tali comportamenti.
L’analisi condotta dalla Direzione Generale ha evidenziato come, fino ad ora, i protocolli sviluppati autonomamente dagli operatori presentassero un elevato grado di eterogeneità, sia nella progettazione sia nell’applicazione. Questa situazione ha generato significative disparità nei livelli di protezione degli utenti, variabili a seconda dell’operatore di riferimento. La nuova Risoluzione mira a superare tali differenze, introducendo un modello uniforme e vincolante per tutti gli operatori del settore. In questo modo, si intende garantire standard di tutela omogenei e rafforzare la protezione delle persone esposte a comportamenti di gioco a rischio, in linea con il quadro normativo nazionale e gli obblighi di trasparenza verso l’Unione europea.
L'iniziativa spagnola si inserisce in un contesto europeo sempre più attento alla regolamentazione del gioco online e alla tutela dei consumatori. Altri paesi, come l'Italia e il Regno Unito, hanno già implementato misure simili per contrastare il gioco problematico e proteggere i giocatori vulnerabili. L'adozione di standard comuni a livello europeo potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti nella lotta contro il gioco d'azzardo patologico.
I testi normativi di base richiamati nel progetto sono stati oggetto di precedenti notifiche europee nel 2020 e nel 2021. La misura non presenta aspetti riconducibili agli ambiti TBT (Barriere Tecniche al Commercio) o SPS (Misure Sanitarie e Fitosanitarie) e non apre termini di sospensione automatica nell’ambito della procedura di notifica.
