Gianluigi Buffon, leggenda del calcio italiano e attuale team manager della Nazionale, ha speso parole di grande ammirazione per il giovane attaccante dell'Inter, Pio Esposito. In un'intervista rilasciata a Radio Anch'io Sport, Buffon ha definito Esposito "una delle note più belle del calcio italiano", sottolineando la sua impressionante maturità e la forte determinazione dimostrata in campo.
"Mi piace la testa che ha, l'attitudine al lavoro e la determinazione: a quell'età non sono facili da riscontrare", ha dichiarato Buffon, elogiando l'approccio professionale e la mentalità vincente del giovane attaccante classe 2005. Esposito, entrato nella ripresa della sfida di Pisa, è stato decisivo con l'assist per il primo gol di Lautaro Martinez, dimostrando di poter fare la differenza anche in partite importanti.
Buffon ha poi azzardato un paragone con un altro grande attaccante del passato: "Come caratteristiche assomiglia un po' a Luca Toni però per l'età che ha Pio è più avanti perché Luca ha avuto un processo più lento ed è esploso sui 23-24 anni. Pio è già adesso uno che determina ad alti livelli, lo abbiamo visto anche ieri a Pisa. Se lo devo paragonare a qualcuno, mi sembra un Luca Toni più dinamico". Un paragone lusinghiero, che sottolinea le potenzialità di Esposito e la sua capacità di incidere nel gioco con movimenti e giocate di qualità.
Oltre a parlare di Esposito, Buffon ha espresso il suo parere su altri temi caldi del calcio italiano, a partire dalla scelta di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus: "Senza dubbio, è l'allenatore migliore che ci fosse sulla piazza e la persona migliore su cui si poteva appoggiare la Juve in questo momento. La cosa che mi dispiace è che Luciano non abbia avuto l'opportunità di iniziare sin dal ritiro, perché avrebbe potuto indirizzare il mercato e la campagna acquisti".
Infine, Buffon ha analizzato le prospettive della Nazionale Italiana in vista dei playoff per la qualificazione ai Mondiali del 2026: "Penso che individualmente siamo una Nazionale molto forte, 6-7 undicesimi della squadra sono di grande livello. In questo momento la difficoltà è trovare un equilibrio per far sì che si sentano a proprio agio e riescano a performare al 100%. L'unica cosa su cui dobbiamo porre l'attenzione è riuscire a rimanere in partita in ogni istante. Quando stiamo in partita, con l'attenzione giusta, ce la giochiamo con tutti. Poi, in certi momenti, abbiamo qualche black-out che ci fa uscire dalla gara e ce la fa compromettere. Secondo me è l'unico difetto che in questo momento abbiamo".
Buffon ha anche parlato della difficoltà di organizzare stage per la Nazionale a causa del calendario fitto di impegni: "Per quanto riguarda il calendario è complicato, ma non perché non ci sia la predisposizione da parte delle società o perché troviamo un muro. Non ci sono proprie finestre per pensare a 2-3 giorni per poterci ritrovare. Abbiamo trovato un abbraccio sincero da parte delle società e questo ci ha fatto piacere. Qualcosina riusciremo a fare col loro conforto. Lo sentono tutti questo impegno". Le parole di Buffon testimoniano l'impegno e la passione con cui sta vivendo questa nuova esperienza da team manager della Nazionale, con l'obiettivo di contribuire a riportare l'Italia ai vertici del calcio mondiale.
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