Calabria si presenta sereno a Bologna, consapevole che i prossimi cinque mesi saranno diversi da quelli trascorsi negli anni precedenti, dalla giovanili del Milan fino a diventare capitano. "Lasciare il Milan è stata una scelta meditata, una decisione giusta per tutte le parti coinvolte, ma senza entrare nei dettagli. È chiaro che è stato un addio che porta tristezza; a Milanello ho avuto modo di crescere - afferma il difensore - ma ho scelto questa nuova avventura perché credo nel potenziale di questa squadra. Ho trovato un ambiente piacevole e un gruppo ambizioso che mi permetterà di concludere al meglio questa mezza stagione, e sono felice di contribuire alla sua crescita. L’atmosfera qui è positiva e questo mi incoraggia. Voglio giocarmi le mie carte e sono certo di poterle sfruttare. Ambisco a una rivincita, desidero tornare a giocare con la stessa continuità degli ultimi anni: nel Milan c’erano situazioni anche spiacevoli, mentre qui sono già soddisfatto di essere in un contesto sano e con un’energia molto positiva, che forse negli ultimi tempi era mancata."
Sulla lite con Conceicao
"Conceiçao? Non desidero più discutere su questo. Il ‘14? Lo indossavo nelle giovanili e l'ho sempre considerato un talismano. Era disponibile e quindi l'ho scelto. Il gioco di Italiano? È molto intenso e dobbiamo migliorare nella fase realizzativa; ce ne hanno parlato anche stamattina, ma abbiamo le persone giuste per farlo." Calabria ricorda anche Mihajlovic, colui che lo ha fatto debuttare con il Milan. "Solo bei ricordi - conclude Calabria -: Sinisa è stato il primo a darmi fiducia e gliene sono grato. Ha deciso di tenermi in squadra invece di mandarmi in prestito; è stato lui a parlarmi direttamente, dicendomi che avrei dovuto restare al Milan, e gli sarò sempre riconoscente." Il direttore sportivo Marco Di Vaio dichiara: "Sappiamo quanto sia stata difficile la sua scelta di lasciare la sua casa, ma siamo orgogliosi che abbia scelto noi. A fine stagione ci siederemo e discuteremo del futuro."
Fonte: gazzetta.it