In un discorso incisivo, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affrontato con saggezza i recenti scandali legati alle scommesse, sottolineando l'importanza di un approccio basato sulla comprensione anziché sul giudizio. "Di fronte a tali fenomeni, non serve giudicare ma comprendere, promuovendo prevenzione, educazione e sostegno," ha dichiarato. Gravina ha evidenziato la necessità di una società vigile e protettiva, che indirizzi i tesserati verso un percorso di riabilitazione piuttosto che emarginarli.
La FIGC ha manifestato la propria responsabilità sociale ed educativa, implementando progetti dedicati a supportare i giovani coinvolti in problematiche di ludopatia. Gravina ha enfatizzato che "nessun tesserato può essere lasciato da solo".
L'impegno della Federcalcio
Sebbene le recenti indagini non abbiano rivelato manipolazioni nei risultati, i comportamenti osservati riflettono una seria deriva sociale che deve essere affrontata. Rispondendo ai fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo, la FIGC si è impegnata a rafforzare le proprie misure preventive già attive, specialmente tra le squadre giovanili. L'organizzazione intende ampliare l'integrazione di psicologi esperti e coinvolgere l'intero ecosistema calcistico in un'approfondita analisi delle dipendenze comportamentali.
Terapie e gruppi di sostegno
L’inclusione di terapie, gruppi di sostegno e percorsi personalizzati mira a potenziare l’autostima dei tesserati e la loro gestione dello stress. Gravina ha concluso che "di fronte alla solitudine della dipendenza, la vera vittoria risiede nel trovare il coraggio di chiedere aiuto, poiché nessuna dipendenza è più forte della volontà di rinascere".
Fonte: agimeg.it