Non sempre i social media rappresentano fedelmente la realtà, tuttavia fungono spesso da specchio degli eventi attuali. Nelle ultime ore, dopo l'annuncio dell'addio di Simone Inzaghi all'Inter, Instagram è diventato un luogo di interesse per i tifosi nerazzurri alla ricerca di dettagli sui motivi della partenza del tecnico e dei messaggi di addio da parte dei calciatori. Con una certa sorpresa, il numero di tributi online si è rivelato piuttosto esiguo. Nonostante il forte legame che Inzaghi sembrava aver costruito con i suoi giocatori, come dimostrato dai suoi ringraziamenti costanti alla squadra durante i post-partita, solo cinque su venticinque hanno dedicato un pensiero al tecnico sui loro profili social.
Federico Dimarco è stato uno dei pochi che ha espresso pubblicamente i suoi sentimenti, postando un messaggio caloroso: “Ciao Simone. Abbiamo vissuto molte esperienze significative insieme. Sei stato come un fratello maggiore, un amico, una persona leale con cui ho condiviso quattro anni incredibili. Grazie per tutto.” Ha concluso il post con un affettuoso soprannome datogli dallo stesso Inzaghi: “Dimaaaaaaashhhhh”.
Anche Marcus Thuram ha condiviso una foto di un abbraccio con Inzaghi, accompagnata dalle parole: “Un grande mister e un uomo ancora più grande. Grazie per la fiducia, i consigli, i momenti insieme e tutte le emozioni vissute in questa splendida avventura.”
Tuttavia, molti altri giocatori della rosa nerazzurra hanno sorprendentemente scelto il silenzio. Bisseck, Pavard e Calhanoglu si sono limitati a postare una semplice storia su Instagram, ringraziando brevemente: “Grazie per tutto”. Il silenzio del resto del gruppo fa però rumore: nessun post da parte di giocatori di spicco come Lautaro Martinez, che non ha rilasciato nessuna dichiarazione nemmeno dopo la sconfitta contro il PSG in finale di Champions, o Nicolò Barella, così come Alessandro Bastoni, Yann Sommer, Francesco Acerbi e Denzel Dumfries.
Piotr Zielinski ha addirittura condiviso una foto dal ritiro della Polonia, evitando qualsiasi riferimento alla delusione della finale di Monaco o all'addio di Inzaghi. Si presume comunque che tramite WhatsApp ci siano stati scambi di messaggi personali tra Inzaghi e i suoi ex giocatori, ma il gesto pubblico avrebbe sicuramente avuto un altro impatto.
Alla base di queste reazioni potrebbe ci essere una molteplicità di motivi: dai rapporti interpersonali, al momento dell'addio, fino alla comunicazione interna alla squadra. Inzaghi, probabilmente, ha parlato con il suo team in privato, ma inevitabilmente si sarebbe aspettato un riconoscimento pubblico maggiore. La discrepanza tra il rapporto personale e la comunicazione pubblica evidenzia ancora una volta quanto siano complessi e stratificati i rapporti umani nello sport, soprattutto in un mondo così esposto alla sfera pubblica come quello del calcio.
L'uscita di scena di Inzaghi apre un nuovo capitolo per l'Inter, che guarda già al futuro nella ricerca di un impulso rinnovato e una nuova guida per ricostruire e consolidare il cammino verso il successo, in un sport dove le emozioni vivono anche al di fuori dei campi da gioco.