Rigetto del Consiglio di Stato: Il Gioco del Bingo in bilico a Fidenza

Rigetto del Consiglio di Stato: Il Gioco del Bingo in bilico a Fidenza

Il rigido distanziometro salvaguarda i 'luoghi sensibili', definendo un nuovo standard nella lotta alla ludopatia.

In una decisione che potrebbe avere significative ripercussioni sul settore del gioco d'azzardo in Italia, il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, ha rigettato la richiesta cautelare presentata da una società coinvolta nella gestione del bingo. L'istanza mirava a ribaltare la sentenza n. 117/2025 del TAR Emilia-Romagna, sede staccata di Parma. Al centro del dibattito legale vi era il confronto tra la tutela delle attività economiche legate al gioco e la protezione dei cosiddetti "luoghi sensibili", come scuole e chiese, imposta attraverso il "distanziometro" regionale.

La contestazione portata avanti dalla società è stata diretta contro il Comune di Fidenza e la Regione Emilia-Romagna, con l'appoggio del Codacons. L'obiettivo era sospendere le restrizioni locali che impedivano l'attività del bingo presso determinate aree. Queste normative sono pensate per affrontare il problema crescente della ludopatia, stabilendo una necessaria distanza fisica tra le sale da gioco e le strutture considerate a rischio.

Tuttavia, il Consiglio di Stato ha respinto l'appello, riconoscendo infondate le motivazioni della società appellante. Durante la sessione di consiglio del 29 maggio 2025, presieduta dal Consigliere Luigi Furno, si è constatato che non sussisteva un "periculum in mora". Difatti, il presunto danno economico lamentato dalla società è stato considerato risarcibile per equivalente, eliminando così la necessità di interventi cautelari.

L'autorità giudiziaria non solo ha confermato la validità delle misure regionali che limitano le attività di gioco, ma ha anche disposto la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Ciò consolida la posizione difensiva del Comune di Fidenza, della Regione e del Codacons. Questi ultimi hanno sostenuto con successo la legittimità dei provvedimenti adottati, sottolineando la mancanza di pregiudizi gravi e irreparabili per l'attività della società ricorrente.

Questa vicenda legale rappresenta un tassello significativo nella gestione delle normative inerenti alle attività di gioco d'azzardo e nella protezione del benessere pubblico. La decisione del Consiglio di Stato mette in risalto l'importanza delle politiche regionali contro la ludopatia, ribadendo la necessità di tutelare con rigore le fasce vulnerabili della popolazione.

Nel contesto del sempre più complesso panorama delle scommesse e del gioco d'azzardo, il rispetto delle distanze minime dai "luoghi sensibili" si conferma come uno strumento cruciale per mitigare i rischi sociali collegati al gioco compulsivo. Le istituzioni sono chiamate a continuare a monitorare e a inasprire le normative, garantendo così che l'interesse collettivo prevalga su logiche puramente commerciali.

Pubblicato Mercoledì, 04 Giugno 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 04 Giugno 2025

Marco P.

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