La recente separazione tra Simone Inzaghi e l'Inter continua a suscitare discussioni appassionate, soprattutto dopo che un accordo segreto con l'Al Hilal è stato rivelato. La finale di Champions League persa in modo deludente è solo uno dei tasselli di una vicenda che sembra destinata a lasciare il segno nella storia del club. Il CEO dell'Al Hilal ha ammesso che l'accordo con il tecnico italiano è stato concluso addirittura prima della sfida contro il Paris Saint-Germain, con la firma ufficiale apposta solo in seguito per rispetto del club milanese.
La notizia ha colto di sorpresa tanti, dai dirigenti dell'Inter ai tifosi, aumentando il disappunto e la frustrazione nei confronti dell'allenatore. La dirigenza si è sentita tradita, con sulle spalle settimane di incertezza create anche da una cauta gestione comunicativa di Inzaghi. Si suppone, infatti, che durante le trattative abbia rimandato a lungo un confronto decisivo con il direttore Beppe Marotta, mentre già aveva deciso di accettare le lusinghe del club saudita.
Questa situazione ha lasciato l'Inter in evidente difficoltà, legata a scelte strategiche frenate da una presunta incertezza che non permetteva la pianificazione per l'ingaggio di un nuovo allenatore. Potenzialmente, questa indecisione ha potuto influire anche sul rendimento dei giocatori in campo, gettando un velo di dubbio sulle azioni non solo operative, ma anche tecniche di Inzaghi. Inoltre, le uscite ufficiali di José Angel Calzada dell'Al Hilal hanno fatto riaffiorare polemiche e speculazioni, come quella secondo cui Inzaghi avrebbe comunicato il proprio addio anticipatamente ai giocatori, distraendoli prima di una partita così cruciale.
Si vocifera persino di tentativi di coinvolgimento di alcuni giocatori simbolo come Nicolò Barella e Alessandro Bastoni nel progetto saudita, sebbene si tratti di speculazioni senza conferme ufficiali. Queste voci non trovano riscontro concreto, ma amplificano in ogni caso il malcontento e i dubbi sull'intero episodio.
Nonostante tutto, il presidente dell'Inter, Beppe Marotta, pare volere lasciarsi alle spalle la vicenda con sobria determinazione. Le sue dichiarazioni, rilasciate ai microfoni di Dazn, parlano dell'inizio di un nuovo ciclo per il club, con un'apertura al futuro e l'enfasi sui nuovi progetti con Cristian Chivu alla guida della squadra. Marotta ha preferito non alimentare le voci, concentrandosi piuttosto sui nuovi obiettivi del club nel Mondiale per Club.
Resta però l'amarezza per un addio gestito in modo criticabile e che rischia di lasciare un segno indelebile nei cuori nerazzurri. La questione Inzaghi-Al Hilal sembra esemplificare una delle tante sfide affrontate dai grandi club nel gestire cambiamenti repentini nel loro asset tecnico, dove la trasparenza e il coordinamento interno giocano un ruolo fondamentale per mantenere integra l'immagine e l'efficacia di squadra.