Senza i soldi garantiti dalla prossima Champions League e forse senza neppure quelli che arriverebbero dalla partecipazione a una delle altre due coppe europee, il Milan deve iniziare a fare i conti con attenzione in vista del prossimo mercato. Perché se da una parte c’è l’obbligo di rinforzare la rosa, dall’altra c’è la necessità di cedere i giocatori che non rientrano più nel progetto tecnico. Il nuovo ds, che il Milan deve ancora individuare, è atteso da un’estate di intenso lavoro, sottolinea la Gazzetta dello Sport.
Theo Hernandez, che ha il contratto in scadenza nel giugno 2026, potrebbe essere il primo sacrificato della vecchia guardia. Le cifre ipotizzate in passato per la cessione di Theo (tra i cinquanta e i sessanta milioni nel 2022 e nel 2023), prima dei quaranta più bonus proposti lo scorso gennaio dal Como, dunque, vanno riviste al ribasso e soprattutto dopo aver trovato una destinazione che soddisfi sia il Diavolo sia il calciatore. Per il cartellino serviranno una trentina di milioni più uno stipendio per Hernandez superiore all’attuale (quattro milioni e mezzo netti).
Ha le valigie pronte anche Fikayo Tomori che da febbraio è tornato a indossare la maglia da titolare sabato sera, fornendo una prestazione non certo memorabile. Nella finestra invernale, compresi i bonus, il suo trasferimento alla Juventus avrebbe dovuto portare nelle casse rossonere trenta milioni, una cifra complicata da chiedere dopo una seconda parte di stagione ai margini. Per Yunus Musah l’addio può essere dettato dalla volontà del calciatore di cambiare aria dopo un periodo complicato a livello ambientale e di rendimento, mentre per Chukwueze, Loftus-Cheek ed Emerson Royal sono i pochi minuti giocati (complici anche gli infortuni) a portare verso una separazione per avere più spazio a disposizione. Poi naturalmente saranno le offerte a determinare le partenze.
Fonte: Tuttomercatoweb