Il mondo del calcio saluta Rafinha Alcântara, talentuoso centrocampista brasiliano-spagnolo, costretto al ritiro a soli 32 anni a causa di un persistente infortunio al ginocchio. L'annuncio è giunto attraverso un emozionante video pubblicato sui suoi canali social, in cui Rafinha, con voce commossa, spiega le ragioni di questa sofferta decisione.
"Dopo un periodo lontano dai campi, a seguito di una lunga riabilitazione, oggi voglio condividere una decisione importante per me: è arrivato il momento di ritirarmi dal calcio", ha dichiarato Rafinha. "Poco più di un anno fa ho subito un grave infortunio al ginocchio che, purtroppo, mi impedisce di tornare a competere ai massimi livelli. Accettarlo non è stato facile. Il calcio è stato la mia vita da che ho memoria, e capire che non avrei più potuto dedicarmi a esso come ho sempre fatto è stato un processo difficile".
La carriera di Rafinha è stata caratterizzata da lampi di classe purissima, intervallati da una sfortunata serie di infortuni che ne hanno limitato l'ascesa. Cresciuto nella prestigiosa cantera del Barcellona, ha esordito in prima squadra nel 2011, mostrando subito le sue qualità tecniche e tattiche. Tuttavia, la concorrenza spietata nel centrocampo blaugrana lo ha portato a cercare spazio altrove.
Nel 2013, Rafinha si trasferisce in prestito al Celta Vigo, dove disputa un'ottima stagione, attirando su di sé l'attenzione di diversi club europei. Rientrato al Barcellona, trova maggiore spazio sotto la guida di Luis Enrique, vincendo numerosi titoli, tra cui la Champions League nel 2015. Nel gennaio del 2018 approda all'Inter in prestito, collezionando 17 presenze e 2 gol. Nonostante un buon impatto iniziale, l'esperienza nerazzurra non si concretizza in un trasferimento definitivo. Dopo un'esperienza alla Real Sociedad, nel 2022 si trasferisce all'Al-Arabi, in Qatar, dove conclude la sua carriera.
Rafinha è anche fratello di Thiago Alcântara, centrocampista del Liverpool, e figlio di Mazinho, campione del mondo con il Brasile nel 1994 ed ex giocatore di Lecce e Fiorentina. Nonostante abbia giocato nelle giovanili della Spagna, ha poi scelto di rappresentare il Brasile a livello internazionale, partecipando anche ad alcune competizioni ufficiali.
Nel suo messaggio d'addio, Rafinha ha espresso gratitudine per il percorso compiuto: "Il calcio mi ha regalato momenti indimenticabili e mi ha permesso di lavorare con grandi professionisti, che mi hanno fatto capire quanto sia stato privilegiato nel potermi chiamare calciatore. Oggi inizia una nuova fase, diversa, senza l’adrenalina dell’alta competizione, ma piena di motivi per sorridere".
Rafinha ha poi concluso: "Ho imparato a guardarmi indietro con gratitudine. Il mio è stato un percorso incredibile. Ho avuto l’opportunità di vivere in paesi diversi, imparare una nuova lingua ed entrare in contatto con altre culture. Ho conosciuto persone che mi hanno segnato per sempre. Ho condiviso lo spogliatoio con idoli e compagni straordinari. Ho portato sul petto stemmi che ammiravo da bambino e ho sentito il sostegno e la passione dei tifosi in ogni stadio in cui ho messo piede". Un addio malinconico, quello di Rafinha, che lascia però un ricordo indelebile nei cuori degli appassionati di calcio.


