In una recente puntata del loro podcast, l'iconico duo del tennis italiano Adriano Panatta e Paolo Bertolucci ha posto l'accento sul rientro di Jannik Sinner nella competizione di Roma, dopo una pausa di tre mesi dovuta al controverso caso Clostebol. Questo ritorno non ha solo acceso i riflettori sul giovane talento italiano, ma ha anche stimolato una schietta chiacchierata tra i due ex campioni.
Panatta ha esordito in maniera ironica, commentando la mossa del New York Times che ha scelto di mettere in prima pagina sia la foto del Papa che quella di Sinner, suggerendo con umorismo che ciò riflette la curiosa attenzione che il mondo dedica al giovane talento del tennis. Passando all'analisi tecnica, Panatta ha spiegato che, sebbene Sinner abbia commesso un numero leggermente maggiore di errori rispetto al solito, la sua forma è apparsa praticamente invariata.
Una delle argomentazioni principali trattate riguarda le condizioni di gioco al Foro Italico. Panatta sottolinea come le caratteristiche del campo e l'orario del match abbiano contribuito alla percezione della prestazione di Sinner. La combinazione tra l'umidità proveniente dal vicino Tevere e l'orario serale ha influenzato la velocità della pallina, rendendo difficile mettere a segno ace. Nonostante queste avversità, l'ex campione ha ribadito come la terra battuta non sia esattamente il terreno prediletto da Jannik, il che rende ulteriormente notevole il suo ritorno.
Non mancano le frecciatine agli avversari di Sinner. Il carismatico Panatta sottolinea come la maggior parte degli sfidanti attuali siano giocatori simili a Sinner, ma nessuno con l'extra marcia che caratterizza il talento italiano. Menzione speciale viene fatta per Carlos Alcaraz, l'unico che, secondo Panatta, possa essere considerato una vera concorrenza per Sinner. Riferendosi scherzosamente al prossimo incontro con Francisco Cerundolo, Panatta scherza sull'iniziale confusione con un noto calciatore del Barcellona, per poi riconoscere la vera sfida che attende Sinner.
Il commento si chiude sulle prospettive future, con Panatta convinto che una serie di match ben pianificati, inclusi quelli di Amburgo, permetterà a Sinner di ritrovare il massimo della forma in vista delle grandi sfide sui campi del Roland Garros a Parigi. Inoltre, con un guizzo d'entusiasmo, Panatta ironizza su un possibile match con Casper Ruud, riducendo la pericolosità del norvegese per Sinner e suggerendo che Ruud sia già psicologicamente sconfitto.
Attraverso la loro conversazione, Panatta e Bertolucci riescono infatti a combinare dettagli tecnici e una buona dose di ironia, dando una visione chiara e appassionata dello stato attuale del tennis italiano e di una sua delle stelle più promettenti, Jannik Sinner.