L'ondata di interesse e investimenti nell'Intelligenza Artificiale (IA) sta avendo un impatto significativo sul mercato dei componenti hardware, in particolare sulle memorie RAM e sui dispositivi di archiviazione a stato solido (SSD). Secondo recenti rapporti, la crescente domanda di potenza di calcolo per l'addestramento e l'implementazione di modelli di IA ha portato a una vera e propria corsa all'acquisto di SSD da parte dei proprietari di data center, con conseguente aumento dei prezzi e scarsità di offerta.
Inizialmente, l'attenzione si era concentrata sull'aumento della domanda di memoria RAM, ma ben presto i proprietari dei data center hanno iniziato ad accumulare anche dischi rigidi e, successivamente, SSD, quando i primi hanno iniziato a scarseggiare. La situazione è tale che, secondo Fudzilla, la penuria di SSD si sta intensificando, i prezzi sono in aumento e i produttori non sembrano intenzionati ad aumentare significativamente la produzione.
Fonti del settore indicano che aziende come SK Hynix stanno valutando la possibilità di riconvertire parte della loro capacità produttiva, originariamente destinata alla memoria NAND flash per SSD, verso la produzione di memorie DRAM più redditizie, incluse le HBM (High Bandwidth Memory), essenziali per le applicazioni di IA ad alte prestazioni. Anche Samsung Electronics starebbe seguendo una strategia simile. Questo significa che il periodo di SSD a basso costo per il mercato consumer è terminato e i prezzi sono in aumento anche al di fuori del segmento server. In quest'ultimo, come riportato da diverse fonti, il costo degli SSD è aumentato di decine di punti percentuali. Modelli con capacità da 8 a 30 TB hanno visto un incremento di prezzo compreso tra il 25% e il 40%. Nonostante questi aumenti, i proprietari di data center continuano ad acquistare SSD nel timore di una carenza che potrebbe compromettere la realizzazione di progetti del valore di decine di miliardi di dollari.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal fatto che i produttori di SSD non sembrano intenzionati ad aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda. Il recente periodo di sovrapproduzione ha infatti eroso le loro risorse finanziarie e l'aumento dei prezzi offre loro l'opportunità di compensare le perdite passate. Inoltre, l'attivazione di nuove capacità produttive richiede un investimento di tempo significativo, stimato tra 18 mesi e due anni, il che significa che non sarebbe comunque possibile aumentare rapidamente la produzione di SSD nel breve termine. Questo potrebbe portare a ulteriori aumenti dei prezzi e a difficoltà di approvvigionamento per i data center, con potenziali ripercussioni sull'implementazione di nuove tecnologie e servizi basati sull'IA.
In conclusione, il boom dell'IA sta generando una forte pressione sul mercato dei componenti hardware, in particolare per le memorie RAM e gli SSD. La scarsità di offerta e l'aumento dei prezzi rappresentano una sfida significativa per i proprietari di data center, che devono trovare soluzioni innovative per garantire la disponibilità delle risorse necessarie per sostenere la crescita dell'IA.
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