La competizione nel settore dei semiconduttori si fa sempre più intensa, con Samsung determinata a ridurre il divario che la separa da TSMC, leader indiscusso del mercato. L'azienda sudcoreana ha annunciato un piano ambizioso per accelerare la produzione di chip a 2 nanometri, una tecnologia all'avanguardia che promette di rivoluzionare le prestazioni dei dispositivi elettronici.
Attualmente, TSMC detiene una quota di mercato dominante, pari al 71% nel secondo trimestre del 2025, mentre Samsung si attesta all'8%, pur rimanendo il primo inseguitore. Questo divario significativo spinge Samsung a concentrarsi su qualità e quantità, con l'obiettivo di offrire un'alternativa competitiva ai clienti globali.
La sfida principale per Samsung risiede nella resa produttiva, ovvero il numero di chip conformi alle specifiche rispetto al totale prodotto. Storicamente, Samsung ha faticato a raggiungere i livelli di efficienza di TSMC, soprattutto nella produzione di chip con processi produttivi avanzati. I chip a 2 nanometri rappresentano il fronte più avanzato di questa battaglia tecnologica, e Samsung è determinata a migliorare le proprie capacità.
Secondo indiscrezioni provenienti dalla Corea del Sud, Samsung mira a raddoppiare la produzione di chip a 2 nm entro la fine del prossimo anno. Il piano prevede di raggiungere una produzione di 21.000 wafer al mese entro dicembre 2026, un aumento del 163% rispetto agli 8.000 wafer prodotti nel 2024. Questo incremento significativo richiederà investimenti massicci in ricerca e sviluppo, sistemi di controllo del processo più avanzati e una stretta collaborazione con clienti strategici.
Samsung punta a diversi clienti chiave per i chip prodotti dalle sue fonderie. Innanzitutto, utilizzerà la propria produzione per i processori Exynos, che alimentano i suoi smartphone Galaxy di fascia alta. L'obiettivo è che l'Exynos 2600, il futuro processore di punta, sia basato sul processo produttivo a 2 nm sviluppato da Samsung (SF2). Se tutto andrà secondo i piani, l'Exynos 2600 sarà alla base di modelli di punta come il pieghevole Z Flip8 e i Galaxy S26 e S26+ destinati al mercato europeo.
Inoltre, Samsung mira ad attrarre commesse da Qualcomm, leader nel settore dei processori per dispositivi mobili. L'azienda coreana spera di produrre il SoC Snapdragon 8s Elite Gen 5, un chip di fascia alta che alimenterà i futuri smartphone di punta. Tuttavia, le indiscrezioni indicano che la resa produttiva di Samsung non soddisfa ancora pienamente le aspettative di Qualcomm. Per questo motivo, Samsung deve accelerare i miglioramenti necessari per evitare ritardi o, peggio, la cancellazione delle commesse.
La competizione tra Samsung e TSMC per la leadership nel settore dei semiconduttori è destinata a intensificarsi nei prossimi anni. La tecnologia a 2 nanometri rappresenta una tappa fondamentale in questa corsa all'innovazione, e il successo di Samsung dipenderà dalla sua capacità di migliorare la resa produttiva e attrarre clienti strategici. La posta in gioco è alta: chi dominerà la produzione di chip a 2 nm avrà un vantaggio competitivo significativo nel mercato dei dispositivi elettronici di prossima generazione.
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