Il remake dei primi due capitoli della leggendaria saga di Max Payne potrebbe vedere la luce prima del previsto. Analizzando i recenti documenti finanziari della software house finlandese Remedy Entertainment, emergono indizi incoraggianti sul progresso dello sviluppo che lasciano intravedere una possibile finestra di lancio collocabile nel corso del 2026.
Si tratta di segnali che arrivano in un momento particolarmente delicato per lo studio, reduce da un trimestre caratterizzato da risultati economici deludenti e dalle difficoltà incontrate dal suo progetto live service FBC: Firebreak. I dati aggiornati a settembre rivelano che Max Payne 1+2 Remake si trova in piena fase di produzione da circa quindici mesi. Questo dato acquisisce particolare rilevanza se analizzato alla luce delle metodologie di lavoro consolidate dello studio scandinavo: secondo il loro approccio tradizionale allo sviluppo, un progetto che raggiunge questa milestone dovrebbe prepararsi ad entrare nella cruciale fase di testing proprio in questo periodo dell'anno.
La buona notizia per i fan della serie è che il remake sta rispettando senza intoppi le tappe previste dalla roadmap interna. Questa regolarità nello sviluppo contrasta nettamente con le turbolenze finanziarie che hanno colpito Remedy nell'ultimo trimestre, dove le consistenti perdite economiche hanno fatto suonare più di un campanello d'allarme negli uffici dell'azienda. Il flop del loro esperimento nel settore dei giochi come servizio ha infatti pesato come un macigno sui conti.
Seguendo il calendario abituale della compagnia, una volta avviata la fase di testing entro la fine del 2025, dovrebbero seguire approssimativamente sei mesi dedicati ai beta test interni. Questa rappresenta tradizionalmente l'ultima fase significativa prima della distribuzione commerciale di un titolo targato Remedy. Le tempistiche standard dello studio, consolidate attraverso numerosi progetti di successo, suggeriscono quindi una pubblicazione plausibilmente collocabile nella seconda metà del 2026. Questo scenario è supportato anche dalla dichiarazione del CEO di Remedy, Tero Virtala, che ha sottolineato come il remake stia procedendo "a pieno ritmo" e che il team è "fiducioso" nella sua progressione.
Nel frattempo, la software house finlandese sta proseguendo parallelamente anche con altri progetti ambiziosi. Tra questi spicca Control 2, seguito del pluripremiato action soprannaturale che ha conquistato critica e pubblico. La capacità di Remedy di portare avanti simultaneamente più produzioni di alto profilo testimonia come, nonostante le difficoltà economiche contingenti, l'azienda mantenga una struttura produttiva solida e ambizioni creative intatte.
L'attesa per rivedere le avventure del tormentato detective newyorkese con una veste grafica moderna è palpabile tra gli appassionati. La trilogia originale, sviluppata nei primi anni 2000, ha rappresentato una pietra miliare nel genere degli action in terza persona, introducendo la celebre meccanica del bullet time che ha influenzato l'intera industria videoludica. Rockstar Games, che detiene i diritti della proprietà intellettuale, ha affidato a Remedy il compito di riportare in vita queste gemme, in quella che rappresenta un ritorno alle origini per gli autori finlandesi che crearono il personaggio più di vent'anni fa. La partnership tra Rockstar e Remedy, quindi, si preannuncia come un evento significativo per l'industria videoludica, combinando l'esperienza di due aziende leader nel settore per riportare in auge un franchise iconico.
Oltre al remake di Max Payne e allo sviluppo di Control 2, Remedy Entertainment è al lavoro su altri progetti non ancora annunciati ufficialmente. Questo dimostra la volontà dello studio di diversificare il proprio portfolio e di sperimentare con nuove idee e concept. L'azienda, infatti, ha sempre dimostrato una forte propensione all'innovazione, cercando di spingere i confini del medium videoludico e di offrire esperienze uniche ai propri giocatori.
Nonostante le sfide economiche recenti, Remedy sembra quindi essere sulla strada giusta per tornare a brillare. Il remake di Max Payne rappresenta un'opportunità importante per lo studio di dimostrare il proprio talento e di riconquistare la fiducia dei fan. Se il progetto rispetterà le aspettative, potrebbe segnare un nuovo inizio per Remedy e consolidare la sua posizione come uno dei principali sviluppatori di videogiochi al mondo. Resta da vedere se le previsioni di lancio per il 2026 si concretizzeranno, ma gli indizi attuali sono incoraggianti e fanno ben sperare per il futuro del franchise di Max Payne.
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