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La conferma che Carlo Ancelotti avrebbe assunto la guida della nazionale brasiliana ha mandato onde di curiosità e aspettativa tra gli appassionati di calcio. Il tecnico di Reggiolo, ben noto per aver orchestrato successi nelle panchine delle squadre di mezza Europa, si trova ora di fronte a una sfida che trascende le competizioni continentali: riportare la Seleção in alto nel panorama mondiale. L'inizio del suo mandato, tuttavia, non è stato privo di controversie.
In vista delle imminenti gare di qualificazione al Mondiale 2026 contro il Cile e la Bolivia, le decisioni di Ancelotti sulle convocazioni hanno destato scalpore, in particolare per l'assenza del talentuoso Neymar. Nonostante la sua indubbia qualità tecnica e la fama acquisita nei maggiori campionati europei, il nome di Neymar non è apparso nella lista ufficiale pubblicata dalla Federcalcio brasiliana (CBF).
Ancelotti ha commentato la scelta in modo franco, sottolineando che “Nessuno può discutere il talento di Neymar, ma valutiamo soprattutto la condizione fisica, sua e degli altri. C’è una concorrenza enorme, abbiamo almeno 70 giocatori che possono ambire alla Seleção”. Queste parole evidenziano come la strategia di Ancelotti si basi sulla valutazione delle attuali condizioni fisiche dei giocatori, un criterio che ritiene fondamentale per giungere a selezionare una compagine in grado di primeggiare.
La risposta del fantasista brasiliano non si è fatta attendere. A margine di un incontro intenso che ha visto il Santos, la sua squadra attuale, sfidare il Fluminense, Neymar ha rivelato il suo punto di vista ai cronisti presenti. Con aria risoluta ha osservato: "Credo che il fatto che io sia stato escluso sia una scelta dell'allenatore; non ha nulla a che fare con le mie condizioni fisiche. Tuttavia accetto l'opinione dell'allenatore". Questa dichiarazione sembra suggerire che la decisione di Ancelotti abbia altre motivazioni, mettendo in dubbio l'idea che si tratti esclusivamente di un discorso legato alla forma fisica.
Nel contesto brasiliano, noto per una passione calcistica che rasenta la venerazione, l'esclusione di una stella come Neymar non passa certo inosservata. L'attaccante, anche se non più nel suo apice atletico, mantiene il carisma e la capacità di cambiare le sorti di una partita con le sue giocate. Questo incidente ha generato un tumulto tra i tifosi e gli osservatori calcistici, animando discussioni sui social network e nei media tradizionali. Da diversi fronti si moltiplicano ipotesi e speculazioni sulle reali ragioni della scelta di Ancelotti.
Intanto, i preparativi per i match di qualificazione procedono e i giocatori selezionati si stanno già allenando presso i centri sportivi della nazionale. L'assenza di Neymar è una sorpresa, ma Ancelotti ha l'occasione di mostrare al mondo le sue capacità strategiche puntando su una rosa che dovrà dimostrare di essere degna dei fasti del calcio brasiliano.
Questa nuova era per la Seleção si preannuncia ricca di sfide. L'abilità di Ancelotti nel gestire le pressioni e nel trovare l'equilibrio giusto tra nuove promesse e giocatori esperti sarà fondamentale. E mentre Neymar si allena a distanza, la sua ombra continua a incombere sui campi dove il destino della nazionale si disegnerà.
