Accompagnato dal segretario generale della FIGC, Marco Brunelli, e dal capo delegazione della nazionale maggiore, Gianluigi Buffon, Gattuso ha raggiunto l'hotel che ospita gli azzurrini a Trnava. In questo contesto, ha incontrato personalità di rilievo del calcio italiano come il capo delegazione Giancarlo Antognoni e il coordinatore delle nazionali giovanili, Maurizio Viscidi, per discutere delle prospettive future del calcio giovanile italiano.
Gattuso, intervistato da Rai 2 nel prepartita, ha espresso la sua opinione sul talento dei giovani calciatori italiani: "Il talento c'è, ma bisogna dare ai giovani la possibilità di esprimerlo". Ha continuato affermando che i giovani hanno bisogno di tempo e di opportunità per imparare dagli errori: "Hanno bisogno di tempo, di poter sbagliare e di crearsi un vissuto".
La squadra Under 21 ha riscosso l'apprezzamento del nuovo ct, che ha lodato lo spirito di gruppo e la capacità di soffrire dimostrata durante le partite del girone. Ha anche riconosciuto che molti di questi ragazzi hanno già una lunga storia di gioco insieme, risultando in un forte senso di appartenenza e sinergia sul campo.
Riferendosi alla Germania, Gattuso ha riconosciuto l'impegno necessario per affrontare una squadra così preparata, auspicando una bella prestazione dagli azzurri e il superamento del turno. I suoi ricordi sono tornati alla Slovacchia di 25 anni fa, quando vinse l'Euro U21 del 2000 insieme a campioni come Andrea Pirlo sotto la guida di Marco Tardelli. "Ho bei ricordi in Slovacchia, 25 anni fa siamo diventati campioni d'Europa ed è un piacere essere oggi qui", ha detto con emozione.
La presenza di Gattuso in Slovacchia è più di una semplice formalità; è il segnale di un impegno profondo nel valorizzare il vivaio calcistico italiano, guardando al futuro con ottimismo e determinazione. La sua storia personale e la sua rinomata passione per il calcio non possono che essere di ispirazione per i giovani calciatori italiani.