Con un contratto in scadenza nel 2026 e uno stipendio molto elevato, Vlahovic appare irremovibile nella sua decisione di non lasciare il club prima della scadenza, puntando a una movimentazione svincolata. Nonostante le voci insistenti sul suo possibile trasferimento, il giocatore avrebbe già declinato l'interesse del Fenerbahce e sembra poco attratto da altre prospettive, anche se uno stratega come José Mourinho sarebbe disposto a fare di tutto per averlo in rosa. Le prestazioni in campo, tuttavia, lasciano molto a desiderare, con una recente discesa nelle gerarchie da parte degli allenatori Thiago Motta e Igor Tudor.
Il rendimento complessivo di Vlahovic con la maglia bianconera, con soli 58 gol in 145 partite, si mantiene lontano dalle aspettative iniziali, soprattutto a fronte dell’investimento iniziale di 70 milioni di euro, incrementabili di altri 10. Queste cifre fanno riflettere sulla convenienza economica di mantenere un contratto così oneroso, soprattutto quando le azioni sul campo non giustificano il costo associato. La Juventus, intrappolata in un accordo firmato durante la gestione di Arrivabene, si trova ora nell'impossibilità di cedere Vlahovic, data la difficoltà di trovare acquirenti disposti a farsi carico di un salario così impegnativo.
In questo contesto, la strategia del club appare orientata verso l'acquisizione di Jonathan David, giovane talento canadese svincolato dal Lille, che potrebbe approdare a Torino a costo zero per quanto riguarda il cartellino. Tuttavia, l'ingaggio del giocatore rischia di pesare ulteriormente sui bilanci della Juventus, già impegnati con le trattative per mantenere Randal Kolo Muani in prestito con diritto di riscatto. Con tre stipendi così significativi da gestire, la società deve fare i conti con la necessità di contenere i costi in vista del rinnovamento squadre e della pianificazione gestionale.
Il futuro di Vlahovic rimane dunque un nodo cruciale da sciogliere per la Juventus, non solo per questioni di bilancio ma per gli equilibri all'interno della rosa. L'insistenza del giocatore nel non muoversi potrebbe portare il club a decisioni drastiche, come quella di escluderlo dalla rosa, nella speranza di forzare molto diplomaticamente un trasferimento. Al momento, il club sembra avere fretta di risolvere la questione, mentre l'attaccante serbo, sereno nella sua ostinazione, è ben deciso a rimanere fuori dalle intemperie del mercato.
Il destino di uno dei più discussi attaccanti del panorama calcistico internazionale rimarrà incerto fino a quando una delle due parti non solleverà un ramo d'ulivo – o fino a quando l'affare giusto non completerà il puzzle calciomercato di quella stagione. Finché Dusan Vlahovic rimarrà una figura centrale, e il suo cartellino non verrà ceduto, l'ombra di un equo rilancio sportivo continuerà ad aleggiare sopra lo storico club. Alla Juventus, l'urgenza di scrivere un nuovo capitolo e al contempo di garantirsi il massimo vantaggio strategico finanziario è più impellente che mai. In questo contesto di incertezza, l'economia delle scelte diventa il terreno su cui si costruirà la prossima mossa bianconera.