Empoli e Venezia si dividono la posta con un 2-2 spettacolare nella sfida salvezza valida per la 33ª giornata di Serie A. Dopo un primo tempo piuttosto bloccato, il match si accende nella ripresa. Al 59' Fazzini porta in vantaggio i toscani con un perfetto inserimento, ma il Venezia reagisce al 68' con Yeboah, che approfitta di un’uscita sbagliata di Vasquez su calcio d’angolo per insaccare l’1-1. I lagunari completano la rimonta all’85’ grazie a Busio, lesto a ribadire in rete dopo una respinta di Vasquez su Gytkjaer. Ma l’Empoli non ci sta: due minuti dopo Anjorin, da poco in campo, firma il definitivo pareggio con un gran destro a giro che non lascia scampo a Radu.
Il punto serve a poco ad entrambe: né D’Aversa né Di Francesco riescono a sfruttare il passo falso del Lecce e restano inchiodati nelle zone più calde della classifica, rispettivamente al penultimo e terzultimo posto.
LA PARTITA
L'Empoli parte con grande intensità, ma la prima vera occasione è del Venezia al 13’, con una punizione insidiosa di Nicolussi Caviglia neutralizzata da Vasquez. Al 23' Fazzini ispira Cacace, il cui cross genera confusione nell’area veneta senza però esiti concreti. Al 32’ ancora Nicolussi Caviglia su calcio piazzato chiama Vasquez al grande intervento, ma è al 34’ che il portiere colombiano si supera, deviando d’istinto un missile ravvicinato di Doumbia.Nella ripresa l’Empoli alza subito il ritmo e trova il gol al 59’ con Fazzini, bravo a inserirsi e finalizzare dopo un errore in uscita di Busio. I padroni di casa sfiorano il raddoppio al 64’ con Esposito e poi con Cacace. Tuttavia, al 68’ un corner battuto da Nicolussi Caviglia viene mal letto da Vasquez, che consente a Yeboah di firmare il pari.
La gara si fa vibrante: all’85’ Busio finalizza un’azione insistita dopo una parata di Vasquez su Gytkjaer, ma l’Empoli reagisce subito. All’87’ Anjorin trova il varco giusto e con un destro a giro realizza il definitivo 2-2.
Una sfida accesa e ricca di emozioni, ma il pareggio lascia l’amaro in bocca a entrambe le squadre, ancora invischiate nella lotta per non retrocedere.