In una svolta ingegneristica che potrebbe rivoluzionare l'accesso all'acqua potabile nelle regioni aride, gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno sviluppato un innovativo dispositivo a ultrasuoni capace di estrarre acqua dall'aria con un'efficienza 45 volte superiore rispetto ai metodi convenzionali. Questo piccolo ma potente apparecchio potrebbe rappresentare una soluzione concreta ed economica per garantire l'approvvigionamento idrico in aree afflitte da siccità, senza la necessità di costosi impianti di desalinizzazione industriale.
A differenza dei sistemi tradizionali, che si basano su materiali assorbenti (come i metal-organic frameworks o idrogel) per catturare l'umidità dell'aria e successivamente rilasciarla tramite riscaldamento solare o elettrico – un processo lungo e dispendioso in termini di energia – la nuova tecnologia del MIT sfrutta le vibrazioni ultrasoniche per liberare l'acqua intrappolata. Questo approccio innovativo permette di accelerare drasticamente il processo, consentendo al materiale assorbente di rigenerarsi in pochi minuti e di ripetere il ciclo di estrazione più volte nell'arco della giornata.
Il cuore del dispositivo è un attuatore piezoelettrico a forma di anello ceramico, che, una volta alimentato, genera vibrazioni ad alta frequenza (superiori a 20 kHz), impercettibili all'udito umano. Queste vibrazioni rompono i deboli legami tra le molecole d'acqua e i siti attivi del materiale assorbente, letteralmente "scuotendo" le goccioline d'acqua fuori dal materiale. L'umidità così liberata viene convogliata attraverso ugelli micronici e raccolta in un serbatoio, pronta per essere utilizzata.
I risultati di questa ricerca, pubblicati il 18 novembre 2025 sulla rivista Nature Communications, aprono la strada alla produzione di sistemi domestici compatti, alimentati da pannelli solari. Tali dispositivi potrebbero essere impiegati in contesti isolati e aridi, dove l'accesso all'acqua dolce è limitato o assente, consentendo di ottenere volumi significativi di acqua potabile grazie ai cicli ripetuti di assorbimento e rilascio. Un aspetto interessante da considerare sarà l'impatto di questa tecnologia sugli animali domestici, come cani e gatti, che sono in grado di percepire gli ultrasuoni. Tuttavia, questa è una questione che verrà affrontata in futuro.
Questa innovazione si inserisce in un contesto globale di crescente scarsità idrica, acuita dai cambiamenti climatici e dall'aumento della popolazione mondiale. Secondo le Nazioni Unite, circa 2,2 miliardi di persone non hanno accesso a servizi idrici gestiti in modo sicuro, e la domanda di acqua è destinata a crescere del 55% entro il 2050. In questo scenario, tecnologie come quella sviluppata dal MIT rappresentano una speranza concreta per affrontare la sfida della sete nel mondo, offrendo soluzioni sostenibili e decentralizzate per la produzione di acqua potabile.
Oltre alle applicazioni domestiche, il dispositivo a ultrasuoni potrebbe trovare impiego in contesti di emergenza, come durante calamità naturali o in zone colpite da conflitti, dove l'accesso all'acqua pulita è fondamentale per la sopravvivenza. La sua compattezza e la possibilità di alimentazione tramite energia solare lo rendono particolarmente adatto a queste situazioni, garantendo un approvvigionamento idrico autonomo e affidabile.
Il prossimo passo per i ricercatori del MIT sarà quello di ottimizzare ulteriormente il dispositivo, migliorandone l'efficienza e riducendone i costi di produzione. Sarà inoltre necessario valutare l'impatto ambientale della tecnologia, considerando l'utilizzo di materiali assorbenti sostenibili e la gestione dei rifiuti derivanti dal processo di estrazione dell'acqua.
In conclusione, il dispositivo a ultrasuoni sviluppato dal MIT rappresenta una promettente soluzione per affrontare la crisi idrica globale, offrendo un'alternativa efficiente, economica e sostenibile ai metodi tradizionali di estrazione dell'acqua dall'atmosfera. Questa innovazione potrebbe contribuire a migliorare la vita di milioni di persone, garantendo l'accesso a una risorsa fondamentale per la salute e il benessere.
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