La startup Figure AI, impegnata nello sviluppo di robot umanoidi universali dotati di intelligenza artificiale, sta vivendo un'ondata di interesse senza precedenti da parte di aspiranti lavoratori. Nonostante riceva decine di migliaia di candidature, l'azienda assume un numero esiguo di persone, tanto che il suo fondatore ha ammesso che il processo di selezione è diventato estenuante.
In tre anni dalla sua fondazione nel 2022, Figure AI ha ricevuto quasi 176.000 domande di lavoro, ma ha assunto solo circa 425 persone. Secondo quanto riportato da Business Insider, ciò significa che le probabilità di essere assunti sono inferiori allo 0,25%, rendendo la selezione più rigorosa di qualsiasi università della Ivy League. Persino il California Institute of Technology (Caltech), noto per la sua selettività, ha un tasso di ammissione del 3%.
Il fondatore e CEO di Figure AI, Brett Adcock, ha reso pubblici questi dati su X, aggiungendo che la stragrande maggioranza delle candidature presentate sono «spazzatura». Tuttavia, anche l'eliminazione di queste candidature richiede uno sforzo notevole: secondo Adcock, il sistema di tracciamento dei candidati (ATS) richiede almeno 20 secondi per esaminare ogni curriculum. «Li esaminiamo uno per uno, come scimmie, ed è incredibilmente faticoso», ha scritto.
Adcock ha ammesso che l'attuale processo non è sostenibile: l'azienda è sommersa da un'ondata di candidature di bassa qualità. Ha ipotizzato che potrebbe essere necessario creare un modello di intelligenza artificiale specifico per filtrare automaticamente i curricula. La necessità di utilizzare l'IA per assumere personale in un'azienda che crea robot con IA riflette una tendenza più ampia: il mercato del lavoro nel settore tecnologico è saturo, con una media di circa 242 candidature per ogni posizione aperta (secondo Greenhouse). Inviare una candidatura viene sempre più spesso paragonato a «inviare un curriculum in un buco nero».
Recentemente, Figure AI ha raccolto oltre 1 miliardo di dollari in un round di finanziamento di serie C, con una valutazione di 39 miliardi di dollari. L'azienda si trova in un segmento di mercato estremamente competitivo, dove la competizione per gli specialisti in IA e robotica è feroce, con giganti come Meta e OpenAI che offrono pacchetti retributivi da centinaia di milioni di dollari. Per attirare i migliori talenti, le startup offrono non solo quote azionarie, ma anche lo status di co-fondatore o la libertà di ricerca, vantaggi che le grandi aziende raramente possono concedere.
Il caso di Figure AI evidenzia le sfide crescenti nel reclutamento di talenti nel settore tecnologico, in particolare in aree ad alta specializzazione come l'intelligenza artificiale e la robotica. La grande quantità di candidature ricevute dimostra l'attrattiva di queste aziende, ma anche la difficoltà per i candidati di emergere e distinguersi in un mercato del lavoro sempre più competitivo. L'adozione di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale per la selezione dei curricula potrebbe rappresentare una risposta a questa sfida, ma solleva anche interrogativi sull'equità e la trasparenza del processo di reclutamento.
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