La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Campania, ha recentemente emesso una sentenza di rilievo che coinvolge un ex titolare di una ricevitoria del lotto ad Ercolano. L'uomo è stato condannato a pagare gli interessi legali maggiorati a seguito del mancato versamento di oltre 48mila euro di proventi erariali derivanti dalla gestione settimanale del gioco del lotto. Questa decisione è giunta all'esito di un procedimento giudiziario che ha avuto origine nel 2023, quando un'indagine avviata in seguito a una segnalazione da parte dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato alla luce l'omissione.
Secondo la denuncia, il titolare non aveva depositato i proventi previsti per il periodo di maggio 2023, sollevando una serie di quesiti che hanno richiesto l'intervento delle autorità. In sua difesa, l'ex titolare ha riferito di aver subito una rapina, ma le investigazioni non hanno trovato conferme per questa versione dei fatti. Nonostante ciò, egli ha provveduto, proprio alla vigilia dell'udienza cruciale, al pagamento integrale dell'importo dovuto, pari a 48.832,52 euro. Ciò nonostante, secondo la sentenza della Corte, il ritardo nel deposito dei fondi ha generato l'obbligo di pagare gli interessi maggiorati, come determinato dall'articolo 33, comma 2, della legge 724/1994, che impone il versamento di interessi pari a una volta e mezzo quelli legali.
La Corte ha poi esaminato anche la richiesta della Procura relativa al cosiddetto "danno da disservizio," quantificata in 12mila euro, sostenendo che non vi fossero elementi concreti per dimostrare un danno effettivo all'efficienza amministrativa. Pertanto, tale richiesta è stata respinta. Le spese legali del procedimento sono state quindi compensate equamente tra le parti, in virtù dell'accoglimento parziale delle richieste risarcitorie avanzate.
La sentenza rappresenta un chiaro monito per tutti coloro che operano nel settore delle ricevitorie e più in generale nei servizi di gestione del gioco e delle scommesse. Essa ribadisce l'importanza fondamentale di rispettare gli obblighi fiscali e finanziari nei confronti dello Stato, al fine di garantire un corretto funzionamento del sistema economico e sociale. La vicenda mette in risalto anche la necessità di trasparenza e onestà nell'interazione con le autorità di controllo, un aspetto cruciale per evitare sanzioni fiscali e legali significative.